Segreti di Stato a Portella della Ginestra

Segreti di Stato a Portella della Ginestra

Maggio 1, 2023 0 Di Francesco Cappello

Il Film, Segreti di Stato, prodotto da Fandango, sulla prima strage italiana del dopoguerra, il primo maggio del 1947 a Portella della Ginestra, contro il Popolo e la sua volontà di sviluppo, è frutto della regia dell’amico Paolo Benvenuti (1).
Esso valorizza i documenti desegretati dalla Commissione parlamentare antimafia, degli atti del processo di Viterbo, altri della OSS USA (ex CIA) nonché le testimonianze raccolte da Danilo Dolci; non a caso il film è a lui dedicato.
Al tempo, i contadini rivendicavano la applicazione dei decreti Gullo, una riforma agraria che prometteva “la terra a chi la lavora” ossia le terre incolte dell’aristocrazia agraria ai contadini.
Il primo maggio del ’47, i lavoratori siciliani festeggiavano la vittoria elettorale che aveva visto il fronte popolare ottenere il 30% dei consensi. Diversi gruppi di fuoco spararono contro i manifestanti in festa provocando 11 morti e 27 feriti.
L’azione del comunista Gullo si collegava al grande movimento di lotta dei contadini contro il quale gli agrari scatenarono la mafia del tempo. Già nel 1944 erano stati uccisi il segretario del PCI di Enna e Andrea Raia, dirigente della Camera del Lavoro di Palermo.

Segreti di stato: incontro con il regista Paolo Benvenuti - Oltre il Fatto
Paolo Benvenuti

Il capo mafia di allora, Calogero Vizzini (Don Calò), aveva organizzato quella che voleva essere una strage, a Villalba (Caltanissetta), durante un comizio del comunista Li Causi. Centinaia gli attentati presso i patronati e le uccisioni degli attivisti del movimento contadino che si susseguirono fino alla strage di Portella della Ginestra del 1 maggio del 1947. La responsabilità della strage fu tutta addossata a Salvatore Giuliano e alla sua banda al fine di occultare i veri mandanti tra cui i servizi segreti statunitensi, quelli del Vaticano e quelli italiani. Bisognava far abortire sul nascere il grande movimento che vedeva protagoniste le popolazioni del Meridione che sarebbero stati in grado di costruire un altro destino per il Sud che viceversa si è voluto condannare alla violenza del sottosviluppo.

Nel film, Paolo Benvenuti mi ha affidato la parte del mafioso Remo Corrao. Ho potuto così partecipare dall’interno all’affascinante costruzione di un film d’autore.

Buona visione

(1) Paolo Benvenuti racconta “Segreti di Stato” . Percorsi di Cinema 2004

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