SOSPETTE IMPRATICABILI SEMPLIFICAZIONI

Dicembre 30, 2018 0 Di Francesco Cappello

Semplificazioni!!!??Questa riforma scambia un problema della politica con uno delle istituzioni. Se certe leggi hanno un iter parlamentare lunghissimo come è successo alla legge sulle unioni civili che ha impiegato 14 anni e dopo 14 anni non si può certo dire che si sia ottenuto un gran bel risultato, la colpa non è stata della Costituzione ma della politica che non riesce a trovare accordi ma prima ancora della politica della cultura, dell’evoluzione dei costumi ecc. Altre leggi, si pensi alla legge Alfano sono state approvate rapidissimamente. Non abbiamo mai avuto difficoltà a produrre leggi in entrambe le forme. Non sono mai stati gli impedimenti istituzionali ad impedire, per fare un esempio, la promulgazione di una legge contro la tortura. Piuttosto è stata la mancata volontà politica. Il nuovo art. 81 sulla parità di bilancio (articolo pericolosissimo voluto dalla UE che ci inchioda, a non poter mai uscire da questa strana crisi economica) è stato inserito nel 2012 in un baleno. In Italia abbiamo istituito il dipartimento della funzione pubblica proprio per orientarci nella giungla legislativa con obiettivi di semplificazione normativa e “taglia leggi” ! D’altronde sono tantissimi i paesi con bicameralismo paritario che non hanno alcun problema nella produzione legislativa. Nell’ultima legislatura la produzione di leggi è stata di una legge ogni 4 giorni e in questa una ogni 5 ! Vi sembrano poche? Per sapere quante leggi abbiamo prodotto in Italia con questa Costituzione bisogna affidarsi ai dati, non al sentito dire né a una percezione soggettiva delle cose. Leggete qui e ve ne renderete conto: http://www.glistatigenerali.com/…/referendum-e-vero…/ La cosa sconcertante è che il problema del procedimento legislativo si complicherebbe enormemente. Sono stati conteggiati sino a 15 procedimenti legislativi diversi con questa riforma! il problema diventerebbe l’abnorme numero e complessità dei procedimenti legislativi, complicati dall’illusione di poter separare nettamente le competenze legislative esclusive dello Stato da quelle delle Regioni, eliminando la legislazione concorrente che avrebbe, invece, ben determinato la funzione del nuovo Senato. Tutto ciò vanifica ogni tentativo di semplificazione, trasformerebbe anzi il senato in una vera follia istituzionale. Si dovrà scegliere il modo in cui fare le leggi in base alla materia che si vuole regolare; ma le leggi sono sempre a cavallo di più materie! Ad esempio si pensi ad una legge in materia di agriturismo: a quale materia appartiene? agricoltura o turismo!?Ecco la tragedia che incombe; se ho due procedimenti diversi che devo seguire per regolare la materia, quale seguo!? Su aspetti di questo tipo si creerà un contenzioso costituzionale non sul contenuto della legge ma sul procedimento attraverso cui deve essere fatta la legge! Altro che semplificazione! La corte costituzionale sarebbe costretta a intervenire non sul cosa si decide ma già prima, sul come si procede! Questo complicherà enormemente le cose e ho il sospetto che questo effetto di ingolfamento sia voluto e ricercato. Bisogna chiedersi da chi? e a quale scopo? perché non può essere solo frutto di incompetenza giuridica da parte di chi ha architettato questa trappola istituzionale. Mi spiego meglio. Si dice che questo Senato, fatto di doppiolavoristi, farà poche cose e perciò basterà che si radunino al massimo un paio di volte al mese. Assolutamente falso! Chi lo afferma non ha letto oppure non ha capito l’art 55. Questo nuovo Senato dovrà occuparsi della verifica di tutte le politiche sul territorio (si è consapevoli di quante norme al minuto piovono dall’UE!?), in più dovrà monitorare tutte le nuove leggi dello Stato italiano, insieme a tutta la fase di formazione, ratifica e attuazione del diritto europeo e tutta la attività di tutte le pubbliche amministrazioni! Pensate sia possibile fare tutto questo a tempo parziale!? A parte i costi di diarie e missioni (altro che risparmi) è evidente che si danno tanti compiti senza che il Senato sarà veramente posto in condizioni di poterli svolgere. È questo il grido di allarme che viene dai costituzionalisti. Piuttosto, con questa strategia, si otterrà uno dei risultati voluti: che il Senato, così sommerso da mille compiti non possa ostacolare in qualche modo l’azione di governo vanificando il contropotere del Parlamento nei suoi confronti.A proposito della riduzione degli spazi di democrazia l’elenco è lunghissimo: voto a data certa, non eleggibilità diretta del senato, capilista, clausola di salvaguardia dell’interesse nazionale.. una minoranza anche del 20% che con superpremio di maggioranza governa senza necessità di confrontarsi con l’opposizione, un super governo con la maggioranza alla camera che può eleggere il suo presidente della Repubblica, un governo con maggioranza parlamentare assicurata, fiducia al governo dalla sola Camera ecc.La democrazia sacrificata per ottenere la governabilità; ma la governabilità o si coniuga con la rappresentanza di tutti (l’ideale sarebbe il sistema della rappresentanza proporzionale delle forze politiche come era previsto dalla costituzione del ’48) o può diventare molto preoccupante! Il maggiore livello di governabilità ce l’hanno le dittature che per l’appunto non hanno bisogno di (non vogliono) confrontarsi con nessuno.Davvero vogliamo dare carta bianca a un esecutivo per 5 anni senza nessun contropotere istituzionale e poi pensare di fermarlo nel caso andasse male dopo 5 anni con un votino alle successive elezioni politiche dopo che ha fatto un sacco di danni potenzialmente irreversibili e inferto sofferenze a destra e a manca! Davvero pensiamo che si possa ridurre la democrazia al momento del voto alle politiche immaginando di aggiustare magicamente il tiro?In Europa il paese con il governo + stabile è la Germania che ha un sistema elettorale misto ma + vicino al PROPORZIONALE classico. Come mai?