Gli USA lanciano il sasso atomico e nascondono la mano
Gli Stati Uniti dichiarano apertamente guerra alla Russia nascondendosi dietro Ucraina e paesi europei
Nel corso di un’intervista, Putin ha chiarito che qualora la NATO desse il permesso di usare missili a lungo raggio (1) occidentali, sul territorio russo, si tratterebbe di una esplicita dichiarazione di guerra della NATO contro la Russia (2). Leggiamo:
«Non si tratta del divieto o del permesso al regime di Kiev di colpire il territorio russo. Ciò viene già fatto con l’ausilio di veicoli aerei senza pilota e con altri mezzi. Ma quando si tratta di armi ad alta precisione e a lungo raggio di produzione occidentale, la storia è completamente diversa. Il fatto è che, come ho già detto, è come qualsiasi esperto potrà confermare, sia qui che in Occidente, l’esercito ucraino non è in grado di utilizzare i moderni sistemi ad alta precisione e a lungo raggio di produzione occidentale. Non può farlo. Ciò è possibile solo utilizzando dati di intelligence provenienti da satelliti di cui l’Ucraina non dispone. Questi dati sono disponibili solo dai satelliti dell’Unione Europea o degli Stati Uniti, in generale, dai satelliti della NATO. Questo è il primo punto. Il secondo aspetto molto importante, forse quello fondamentale, è che solo i militari della Nato possono svolgere missioni di volo con questi sistemi missilistici. I militari ucraini non possono farlo. Pertanto, non si tratta di permettere o meno al regime ucraino di colpire la Russia con queste armi. Si tratta di decidere se i paesi della Nato parteciperanno direttamente o meno al conflitto militare. Se questa decisione venisse presa, non significherebbe altro che la partecipazione diretta dei paesi della NATO, degli Stati Uniti e dei paesi europei alla guerra contro l’Ucraina. Questa è la loro partecipazione diretta. È questo, naturalmente, cambia significativamente l’essenza stessa, la natura stessa del conflitto. Ciò significherà che i paesi della Nato, gli Stati Uniti e i paesi europei saranno in guerra con la Russia. Allora, tenendo conto del cambiamento nell’essenza stessa di questo conflitto, prenderemo le decisioni appropriate in base alle minacce che ci verranno poste».
Gli USA lanciano il sasso e si nascondono dietro Ucraina e Paesi europei
Mercoledì 11 settembre, il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il nuovo ministro degli Esteri britannico David Lammy si sono dati appuntamento a Kiev per incontrare Volodymyr Zelensky con cui discutere la possibilità di autorizzare l’impiego di missili a lungo raggio contro obiettivi in profondità nel territorio russo senza che dall’incontro fosse emersa alcuna risoluzione ufficiale in merito.
Secondo il New York Times, tuttavia, Joe Biden sarebbe “sul punto” di concedere all’Ucraina il nulla osta per usare armi occidentali a lungo raggio, in profondità, all’interno del territorio russo, a patto che non utilizzi armi fornite dagli Stati Uniti bensì degli alleati europei come la Gran Bretagna, che ha già segnalato a Washington l’intenzione di autorizzare Kiev a utilizzare i suoi missili a lungo raggio Storm Shadow (1). Nel frattempo anche il Canada di Trudeau si è dichiarato favorevole all’uso di armi a lungo raggio contro la Russia.
Gli USA sperano così di rimanere protetti da un’escalation nucleare con conseguenze dirette sul proprio territorio e di continuare a combattere i russi fino all’altimo ucraino e ora, apertamente, fino all’ultimo europeo, convinti come sono che la guerra, anche nucleare, possa essere combattuta e rimanere confinata sul territorio europeo. Hanno evidentemente già rimosso il recente avvertimento russo agli Stati Uniti e alla NATO: “Se le armi occidentali venissero utilizzate per colpire in profondità la Russia, le conseguenze si ripercuoterebbero su entrambe le sponde dell’Atlantico”.
Hanno rimosso anche quanto le simulazioni delle loro stesse università (Princeton) e altri centri di ricerca affermano intorno all’impossibilità di tenere confinata, nello spazio europeo, una guerra nucleare anche nel caso in cui la si volesse limitare all’uso di armi solo tattiche (vedi Le prime ore del conflitto provocherebbero in Europa più di 90 milioni di persone uccise e ferite).
Qualche tempo fa (nov. 2018), però, ne erano sorprendentemente consapevoli, tanto da scriverlo nero su bianco su un loro documento di grande importanza: Providing for the common defense ove gli USA oltre a prevedere e pianificare i vari conflitti in corso su scala globale, sei anni dopo, nel 2024, affermano che, per la prima volta, potrebbero «subire perdite inaccettabilmente elevate e una perdita di importanti beni capitali» in casa propria (vedi Umanità al bivio).
Attacchi contro la deterrenza nucleare russa
Come si ricorderà, lo scorso maggio, si era registrato un attacco mirante a danneggiare due radar russi appartenenti alla catena di allarme precoce contro gli attacchi missilistici nucleari. I radar fanno parte della rete di sorveglianza BMEW (Ballistic Missile Early Warning – Sistemi di allarme precoce) contro missili balistici intercontinentali a testate nucleari multiple, gli SSBN statunitensi, con bersaglio atomico la Russia provenienti da tutta l’area a Sud Ovest rispetto alla postazione del sito.
Chi ha organizzato tale attacco pare non rendersi conto di cosa significhi squilibrare la deterrenza atomica della Federazione Russa e oggi si ripetono con un attacco di droni “ucraini”, probabilmente provenienti dalla Finlandia, sulla regione di Murmansk, per fortuna sventato dalla contraerea russa a Olenegorsk, nei pressi dell’aeroporto nucleare strategico di Olenya. Di nuovo un attacco contro il deterrente nucleare russo (Vedi anche: Peskov ha commentato le notizie secondo cui gli UAV abbattuti sulla regione di Murmansk sarebbero arrivati dalla Norvegia).
Si tratta di azioni pericolosissime che attentano alla capacità di risposta nucleare russa, in grado perciò di provocare una risposta con armi atomiche.
D’altronde, secondo il saggio Borrell, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, la pace si ottiene con armi più potenti, usate in modo più spregiudicato. Per Borrell, infatti, concedere agli ucraini di usare le armi occidentali come più preferiscono contribuirà a “salvare vite umane e ridurre la distruzione in Ucraina” e a “far progredire gli sforzi di pace”.
Ricordiamo, infine, che il nostro Paese è “al fronte” contro la Russia, dimentico, come il resto dell’Unione europea, che la Russia è il Paese con il più grande arsenale di armi nucleari al mondo e che se fosse costretta, le userebbe anche contro di noi.
Il nostro territorio è, infatti, disseminato di basi USA/NATO alcune dotate di armi atomiche.
I governi Draghi e Meloni, piuttosto che metter pace, si sono schierati contro la Russia alimentando e partecipando alla guerra, obbedendo al diktat atlantico contro la Costituzione (art.11). Un capolavoro…
Un vero e proprio tentativo di suicidio che dobbiamo fermare finché siamo in tempo. Tocca a noi. Aspettarsi qualcosa dalla nostra classe dirigente sarebbe follia.
Borrell insiste attaccando anche l’apparente titubanza del governo italiano: «Perché l’Italia non permette all’Ucraina di usare le armi che le fornisce per colpire le basi russe all’interno del territorio russo?».
E ancora: «belle parole, quelle di Meloni, ma sarebbe meglio se consentissimo all’Ucraina di difendersi in modo efficiente, altrimenti la Russia la distruggerà nella piena impunità come nell’impunità Israele sta distruggendo Gaza».
Avete visto per caso, un aiuto europeo alla resistenza palestinese, in armi e finanziamenti, analogo a quello fornito all’Ucraina?
Risultano piuttosto rapporti di cooperazione militare (vedi Da vent’anni li aiutiamo a compiere i peggiori crimini) e sostegno politico all’azione genocidiaria del governo sionista israeliano di alcuni paesi europei tra cui Italia e Germania (vedi Italia collaborazionista?).
Ricordiamo che anche l’Italia ha fornito Storm Shadow all’Ucraina.
Le élite occidentali rischiano di condurci verso il superamento della soglia nucleare. È in ballo la vita di tutti. I media di regime occultano completamente la enorme gravità della situazione.
Aggiornamenti
L’ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Bolton, minaccia Putin in una recente intervista:
“Ogni ricatto o minaccia nucleare deve essere detto personalmente e pubblicamente: se la Russia utilizzerà armi nucleari in Ucraina, Vladimir Putin firmerà la sua condanna a morte”» in una recente intervista.
Intervento di Vasilij Nebenzja, rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, al Consiglio di Sicurezza dell’ONU – 13 Settembre 2024 –
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(1) Si tratta dei missili da crociera franco-britannici Storm Shadow e degli americani JASSM in grado di colpire Mosca. Sono in grado di superare il disorientamento dovuto al disturbo elettronico russo. Sarebbero lanciati contemporaneamente in grande numero in modo da saturare le difese antimissile russe. “L’AGM-158B/B2 JASSM-ER ha un raggio d’azione superiore ai 925 km o 575 miglia nautiche; è dotato di un sistema di guida GPS resistente allo jamming e di un seeker IR per la guida terminale della fase di attacco di precisione“.
(2) Il rappresentante permanente della Russia presso l’ONU ha evidenziato che il via libera all’uso di potenti armi a lungo raggio a Kiev per colpire la Russia equivale all’avvio esplicito di una “guerra diretta con la Russia” da parte della NATO. RIA Novosti reports.
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