Testimonianze di danni da vaccino

Testimonianze di danni da vaccino

Gennaio 13, 2022 0 Di Francesco Cappello

Come segnalare. A chi rivolgersi per aiuto e copertura legale

Lo scorso 6 dicembre si è svolta a Roma una prima importante manifestazione che ha avuto, se non altro, il merito di aver portato alla luce del sole i danni emersi a carico di singoli danneggiati dalla campagna di vaccinazione di massa avviata un anno fa, lo scorso dicembre 2020.
A seguire il comunicato stampa presentato dall’avv. Erich Grimaldi, presidente di UCDL – Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà:
COMUNICATO STAMPA Manifestazione organizzata oggi 6 dicembre alle 12 da UCDL all’esterno del ministero della Salute per dare voce ai vaccinati con reazioni avverse e ai parenti delle vittime da vaccino.Circa 2/300 persone si sono portate pacificamente all’esterno del ministero con mascherine e scatole di vaccini rappresentanti le reazioni avverse, nonché striscioni che recitavano: “reazioni avverse, lo stato dov’è?” e “Vogliamo garanzie per le reazioni avverse”. I manifestanti, e i medici presenti, sono stati collocati in piazza in Piscinula, a distanza di circa 100mt dall’ingresso e hanno tentato vanamente un dialogo con le istituzioni trovando ancora una volta la porta chiusa dopo essere stati abbandonati. Presenti anche parenti delle vittime con e senza correlazione. “il ministro della Salute rifiutando un confronto con coloro che, fidandosi delle istituzioni e della scienza, si sono vaccinati subendo gravi reazioni avverse, conferma l’atteggiamento non trasparente del governo che, peraltro, esclude questa fascia dal Super Green pass, di fatto emarginandola. Uno stato assente con chi si è fidato della scienza ha fallito senza alcun dubbio e dovrà delle spiegazioni innanzi alla magistratura
A seguire dopo testimonianza di danneggiati da vaccino le immagini della manifestazione UCDL del 6 Dicembre a Roma.

Mediaset Infinity
Virus, reazioni dopo il vaccino: “Non abbandonateci” – Fuori dal coro
Le storie di alcuni vaccinati che hanno avuto effetti avversi al vaccino. La manifestazione UCDL del 6 Dicembre a Roma

A rivelare in modo inequivocabile i danni da vaccino tra le corsie degli ospedali erano state 35 cartelle cliniche dell’ASST Spedali Civili di Brescia, fatte pervenire da mittente anonimo e in busta chiusa all’Associazione Avvocatura Degli Infermieri

Come segnalare una sospetta reazione avversa?

Difficile che il tuo medico di base che qualche tempo prima ti ha spinto a vaccinarti sia poi disponibile ad aiutarti a segnalare il danno.
Ecco tutte le informazioni che è necessario conoscere per effettuare una segnalazione di sospetta reazione avversa a seguito della vaccinazione disponibili al seguente link: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni- reazioni-avverse. Qualora il medico di base o quello dell’hub vaccinale non assistano il paziente essa può essere inoltrata personalmente da chi ha effettuato la vaccinazione, inviando la segnalazione a questo link:

https://www.vigifarmaco.it/report/reports/build/steps/patient

Leggi e sentenze del nostro ordinamento a tutela dei danneggiati

La Legge 210 del 1992 – Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati. L’esperienza, purtroppo ha mostrato che se il ministero come spesso è accaduto riesce ad avere sentenze che negano il danno sarà poi assai difficile ottenere giustizia.
Con le Sentenze: N. 268 del 2017 e 118 del 2020 la Corte Costituzionale ha riconosciuto l’indennizzo anche nel caso di danni a seguito di vaccinazioni non obbligatorie ma fortemente raccomandate da Stato e Regioni. Tra quest’ultime rientra quindi la vaccinazione anti covid che è un vaccino imposto pena la sospensione della retribuzione e le fortissime restrizioni in larghissimi settori della vita sociale e lavorativa. Da ultimo, come è noto, l’obbligo si è concretato a carico degli over 50. La domanda di indennizzo va presentata all’azienda sanitaria di residenza entro tre anni dal momento della manifestazione della patologia. Un consulente tecnico, medico legale, nominato dal giudice deve riconoscere l’entità della correlazione del danno subito con la vaccinazione. Se il danno non fosse riconosciuto a questo livello non rimane che far causa allo Stato avviando un giudizio in Tribunale contro il Ministero della Salute. Vedi a seguire sul tema del risarcimento, dello scudo penale e consenso informato l’Avv. Angelo Greco:

Associazioni che offrono servizi di assistenza a chi ha subito reazioni avverse ai vaccini covid-19

AGR Danni Collaterali aiuta chi ha avuto reazioni avverse ai vaccini covid-19. In poco più di 4 settimane sono già 225.000 gli iscritti alla pagina facebook nata per aiutare tutti coloro che hanno avuto reazioni avverse ai vaccini covid-19

Consenso disinformato e senza prescrizione… I danneggiati da vaccino si organizzano
Nasce il Comitato Ascoltami www.comitatoascoltami.it


Il Movimento per l’indipendenza e l’autonomia della Sicilia ha messo a disposizione uno sportello online che consente di avviare procedure di segnalazioni riguardo agli effetti avversi da vaccino anti-Covid.


https://www.byoblu.com/2021/12/22/per-il-vaccino-serve-la-prescrizione-medica-ecco-come-e-perche/

“L’associazione dei consumatori Codacons aveva già dato il via a un’iniziativa rivolta agli under 60 che avevano ricevuto la prima dose del vaccino di AstraZeneca, con cui era possibile ottenere un risarcimento fino a 10.000 euro. L’azione collettiva contro i continui ripensamenti del Ministero della Salute è nata dopo la tragica morte della diciottenne Camilla ed è rivolta anche a coloro che non hanno avuto danni o effetti collaterali in seguito alla somministrazione. Il risarcimento per chi ha ricevuto il vaccino AstraZeneca, nonostante fosse sconsigliato, ora è possibile: su iniziativa del Codacons, gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose del vaccino anglo-svedese possono compilare una diffida e ottenere un risarcimento fino a 10.000€“.

https://associazioneeuropalibera.wordpress.com/2021/08/02/4190-richieste-di-risarcimento-danni-causati-da-vaccino/

Dal sito di Byoblu
[Mentre in Italia si pone l’obbligo vaccinale per le più vaste categorie e si invoca la vaccinazione dei lavoratori direttamente nelle aziende, emerge sempre più nell’opinione pubblica una certa perplessità circa la coerenza delle misure adottate finora. Diversi ascoltatori ci hanno chiesto di approfondire il caso di una lettera inviata nei giorni scorsi dall’Agenzia Italiana del Farmaco al ministero dell’Interno per denunciare un “mail-bombing”, tradotto un bombardamento di email, alla casella di posta certificata della stessa AIFA. Un’azione che sarebbe stata sollecitata dal sindacato delle forze di polizia, COSAP.In quelle mail, che hanno intasato i server dell’Agenzia, centinaia di poliziotti hanno richiesto chiarimenti circa la necessità di ottenere ed esibire una prescrizione medica (ricetta) per la “vaccinazione” anti covid.
AIFA CONFERMA LA NECESSITÀ DI PRESCRIZIONE
L’AIFA nel lamentarsi con il Viminale, conferma nella sua nota che i quattro farmaci comunemente chiamati “vaccini Covid-19” sono attualmente autorizzati in via solo condizionata ed emergenziale, per l’emissione sul mercato e classificati dalla stessa AIFA come farmaci per i quali serve una prescrizione medica.

Com’è possibile che l’agenzia che sovrintende ai farmaci in Italia affermi questo, quando è sotto gli occhi di tutti che chiunque possa entrare in un hub vaccinale senza alcuna ricetta, firmare un consenso informato e ricevere la sua dose?

AIFA dice una cosa corretta, in quanto si rifà alle Decisioni europee di Esecuzione dell’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata (e centralizzata per tutta l’Unione Europea) di queste sostanze. Infatti, nell’Allegato II al punto B (Condizioni e limitazioni di fornitura e utilizzo) si legge testualmente: “Medicinale soggetto a prescrizione medica”.
L’AIFA stessa classifica questi farmaci come sostanze che necessitano di una approfondita e attenta valutazione e dunque cauta applicazione, considerato che si trovano ancora in uno stadio sperimentale.
Viene evidenziato nei documenti che allo stato attuale, infatti, non è confermata né l’efficacia né la sicurezza.
Infatti questi farmaci sono sul mercato, in quanto autorizzati in via emergenziale, ai sensi del Regolamento CE n. 507/2006, ovvero ancora in fase di completamento di studi farmacologici e test clinici.
Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna, azienda produttrice di uno dei vaccini, ha recentemente dichiarato che :

“Se vuoi dati scientifici perfetti sulla sicurezza devi aspettare 10 anni. Noi ci siamo presi molti rischi finanziari, non l’avremmo mai fatto per un vaccino tradizionale”.

Per queste ragioni AIFA ha previsto che venga consentita la somministrazione in presenza del rilascio di una RRL, la Ricetta Ripetibile Limitativa evidentemente rilasciata da un medico specialista.
VACCINI SOLO IN OSPEDALI O CENTRI ADEGUATI
Comunemente i farmaci sottoposti a ricetta ripetibile limitativa riportano la dicitura “Uso riservato agli ospedali. Vietata la vendita al pubblico”.
Si tratta di quei medicinali che, sebbene utilizzabili anche in trattamenti domiciliari, richiedono che la diagnosi sia effettuata in ambienti ospedalieri o in centri che dispongono di mezzi di diagnosi adeguati.
Ora, anche volendo, è davvero difficile equiparare, camper, palestre, vaccino-bus, spiagge, tendoni, capannoni fieristici, con degli ospedali. In questi mesi abbiamo davvero visto di tutto con buona pace delle garanzie richieste per l’applicazione di sostanze del genere.

IL MEDICO VACCINATORE 

Però in questi contesti spunta la figura del “medico vaccinatore” che arruolato per raccogliere da perfetti sconosciuti le anamnesi auto-dichiarate, scritte a penna, su un modulo prestampato, prende delle decisioni sulla nostra salute.
Questo medico non dovrebbe limitarsi a discriminare un tipo di vaccino per fascia di età e sesso in base ad un sbrigativo modus operandi, ma dovrebbe per ogni paziente, avere la specializzazione necessaria per consigliare o meno il trattamento con una sostanza in fase di sperimentazione, i cui effetti avversi sono in continuo aggiornamento e potenzialmente ancora non noti.

ISTRUZIONI IMPARTITE A LIVELLO POLITICO

Invece nel piano vaccinale sono stati reclutati medici con le più disparate specializzazioni, che nella maggioranza dei casi fungono da meri esecutori di istruzioni impartite a livello politico a suon di protocolli che valutano la possibilità di esenzione dall’obbligo vaccinale solo nei pochi casi inseriti nel protocollo.
Quello che stride rispetto alla richiesta di prescrizione medica enunciata dalle autorità è la totale noncuranza rispetto alla condizione del singolo candidato alla vaccinazione, come per esempio l’esclusione della verifica della presenza di anticorpi nell’organismo.
Questa può essere intesa come una violazione dei requisiti della prescrizione medica.
Siamo sicuri di poter riconoscere i quattro farmaci anti-covid19 come utili alla prevenzione, ovvero immunizzanti dall’infezione da Sars-CoV2? Oppure sono utili solo alla prevenzione dello sviluppo grave della malattia?

IL PARADOSSO DELL’OBBLIGO E DELLA PRESCRIZIONE

Per tutto questo pare paradossale che venga considerato obbligatorio sottoporsi ad una vaccinazione con farmaci che per loro ‘natura sperimentale’ richiedono una prescrizione medica specialistica.
Le “specifiche strategie messe a punto dalle regioni” di cui parla AIFA nella sua nota al ministero dell’Interno o la creazione di hub vaccinali da parte della Struttura Commissariale, hanno prodotto una sola immunità certa: quella penale e civile dei medici vaccinatori e delle case farmaceutiche.
Fino a prova contraria].

Testimonianze dirette sugli effetti avversi dalle voce di chi li subisce

Ascoltiamo Silvia Vernò, vice Presidente del Comitato Ascoltami racconta la sua esperienza di danno da v. La sua vicenda è analoga a quella di tanti altri. Abbandonati insieme alle loro famiglie. Ascoltandola non potrete non sentire un enorme, grande incontenibile disperante dispiacere Esenzioni negate a persone che hanno subito danni da vaccino. Trattate come persone depresse. Oggi hanno perso il lavoro a seguito del ricatto occupazionale.

Silvia Vernò
Azzurra – Comitato Ascoltami

“Sono Azzurra, ho 28 anni e vengo dalla Provincia di Pistoia.
Ho avuto accesso alla prima vaccinazione con Astrazeneca lo scorso 25 Marzo, rientrando nella categoria del personale scolastico e universitario. Dopo circa 7h dall’inoculazione ho iniziato ad avvertire forti bruciori agli arti inferiori, seguiti nelle ore e giorni successivi da febbre alta, linfonodi del collo ingrossati, parestesie migranti ed eritema vescicolare su collo, zona retroauricolare e mani. Dopo una iniziale e promettente, seppur parziale, risoluzione dei sintomi, a seguito di terapia con Nicetile e complesso vitaminico B, a partire dalla prima metà di luglio ho registrato una forte recrudescenza della sintomatologia, con dolori urenti, scosse elettriche, parestesie a tutto l’emisoma sinistro (lato inoculazione), febbricola, difficoltà a discriminare variazioni di temperatura, freddo gelido alle estremità, severa difficoltà di concentrazione, astenia già dal risveglio e progressiva e ingravescente difficoltà di deambulazione che mi ha portato ad un ricovero in Agosto per sospetta Guillan-Barrè. Dai primi di settembre ho inoltre sviluppato una orticaria con angioedema alla gola, per la quale mi trovo tutt’oggi sotto antistaminici. Ho presentato due segnalazioni all’AIFA, la prima dopo una decina di giorni dall’inoculazione e la seconda a sei mesi di distanza, ma non ho mai ricevuto risposta. Oggi, nove mesi dopo quella prima e unica dose, dopo ripetute indagini diagnostiche, analisi approfondite e visite specialistiche pagate di tasca propria, mi ritrovo con diagnosi di malattia neurologica rara (Neuropatia delle Piccole Fibre) associata a diffusa infiammazione da IL-8, chemochina coinvolta nel processo infiammatorio per infezione da Sars-Cov-2, pur non avendo mai avuto il covid, neanche in forma asintomatica. Ero una ragazza dinamica, piena di sogni e di speranze, nel pieno delle forze fisiche e all’ultimo anno di un dottorato di ricerca. Oggi sono una persona con evidenti difficoltà, che spesso necessita di assistenza, che ha visto il proprio stile di vita radicalmente sconvolto e che deve accettare non solo la malattia, ma si trova a dover sopportare anche il silenzio che si cerca di imporre a chi ha avuto la sfortuna di sviluppare un evento avverso. L’unica cosa che non mi è stata tolta, però, è il sorriso. Il sorriso di chi non si arrende.”

Chiediamo diagnosi e cure coordinate su tutto il territorio. Basta silenzio. ComitatoAscoltami

A seguire qui 24 testimonianze dirette di cittadini danneggiati dal v. e raccolte dal Comitato Ascoltami

https://www.comitatoascoltami.it/testimonianze.html

https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/fuoridalcoro/vaccini-ecco-i-casi-di-cui-nessuno-si-occupa_F311281401001C02

Fuori dal coro – 11 gennaio 2021 – Vaccini, reazioni avverse dopo la dose: “Non abbandonateci”
Fuori dal coro – 7 settembre 2021 – I casi di cui nessuno si occupa

aggiornamenti
Ignorati dalla Sanità e dai media: il calvario senza fine di chi subisce gli effetti avversi dei vaccini
di M. Menichella

Reazioni avverse, ok a indennizzi. I drammi ignorati – La Nuova Bussola Quotidiana


Dal Comitato Ascoltami

Mi chiamo Ilenia ho 31 anni e vorrei raccontare la mia storia, sono sempre stata una ragazza allegra, solare senza vizi non bevo non fumo… Ho la mia vita lavoro, ho un figlio ed ho sempre amato la vita. La mia vita è cambiata dopo la seconda dose di pfizer il 26 settembre, il giorno stesso accusai forte debolezza e problemi intestinali passati in un giorno… nei giorni avvenire iniziai ad accusare un fastidio all orecchio, come un dolore. Iniziai a mettere delle gocce antibiotiche sperando mi passasse, ma nulla. Fino a quando tutto è peggiorato sentivo mezza faccia in fiamme compreso orecchio e cervicale, un senso di stordimento fatica nel ragionare e nel parlarlare… andai in prontosoccorso dove la seconda volta che mi presentai decisero di farmi una tac…. Mi trovarono un liquido ed un tessuto disomogeneo a livello mascellare… iniziai una cura di cortisone ed antibiotico durata per mesi, avevo perso la sensibilità dalle gambe in giù… le analisi in prontosoccorso erano buone. La situazione non è migliorata e mi sottoposi ad un intervento dove mi venne aspirata e pulita la parte, test microbiologico e istologico negativo. Ad oggi il tutto è un po diminuito e mi sono sorti altri problemi, lingua che brucia piena di bollicine linfonodi sempre gonfi, mascellari e sotto il collo, nevralgie e lievi bruciori ancora alla testa e all orecchio… e tra tutto questo anche problemi con il ciclo diventato irregolare scarso e doloroso.. molte volte fatico a stare in piedi le gambe si addormentano non ho più le forze che avevo un tempo ed ho solo 31 anni..
Mi sono vaccinata pensando di fare qualcosa di buono per me e per gli altri.. ma alla fine ho rovinato solo la mia salute. Per di più non vieni riconosciuta come una danneggiata da vaccino…
Spero come tanti di trovare la soluzione a questi danni e che non veniamo dimenticati dalla sanità e dallo stato….


Mi chiamo Lorenza e vengo dalla Calabria,sono una danneggiata da vaccino anti- COVID 19,precisamente vaccino Comirnaty -Pfizer.Dopo la prima dose effettuata il 3 settembre ho avvertito forte spossatezza e nebbia mentale nei primi 4 giorni,poi sporadicamente piccoli spasmi muscolari a cui non ho dato molta importanza.Giorno 25 settembre ricevo la seconda dose di quello che per il mio corpo è risultato essere un veleno.A circa 5 ore dalla inoculazione compaiono forti acufeni e ho uno svenimento.Pressione sanguigna bassissima.Nei 2 giorni seguenti la pressione si normalizza ma restano persistenti gli acufeni e dolore alle orecchie che si irradia a tutta la parte sinistra del viso.Comincia la mia odissea tra visite otorinolaringoiatriche,esami del sangue,2 risonanze magnetiche,doppler collo.A meno di 2 settimane compaiono parestesie,addormentamenti e perdita di sensibilità di braccia, mani,lingua,bruciori,sensazioni di scosse elettriche,i sintomi proseguono con dolori alle gambe
trafittivi a tratti lancinanti.Ricomincio la ricerca di medici che sappiano e vogliano aiutarmi e nuovi accertamenti e analisi da fare.In tutto questo il dolore più grande è stato l’abbandono e il negazionismo di molti medici, l’incredulità di accaniti sostenitori della bontà del vaccino,e i teorici dei grandi numeri per i quali siamo casi rari.Siamo in tanti e siamo vite non numeri.Volevo inoltre sottolineare un altro aspetto grave ovvero la seria difficoltà se non l’impossibilità di essere esentati da ulteriori dosi,nonostante i danni subiti.Ringrazio il Comitato Ascoltami che ha avuto lo straordinario coraggio di raccogliere le nostre testimonianze e di farci uscire dal silenzio in cui le istituzioni ci hanno relegato.Invito tutti a una riflessione e una presa di coscienza.Spero di tornare ad essere la Lorenza ritratta in questa foto,felice e in buona salute, scattata pochi giorni prima che la mia vita cambiasse radicalmente.



Noi di Lucca Consapevole abbiamo deciso di dare voce, la vostra voce, a tutte quelle persone che hanno subito eventi avversi da questi cosiddetti “vaccini anti-Covid”.

Sia che tu gli abbia subiti in prima persona, sia che tu sia un familiare di una persona che non c’è più, puoi contattarci e noi ti daremo lo spazio e il tempo dove poter raccontare la tua storia, con la tua voce.

Cerchiamo persone disposte a metterci la faccia, e con il loro nome e cognome descrivere cosa gli è successo.

L’obiettivo è di raccogliere quante più testimonianze possibile e di darle la forma di un documentario, che abbia il significato intrinseco di far conoscere, di rendere CONSAPEVOLI, affinchè il Male non si protragga, affinchè altri possano salvarsi.


testimonianze dirette di danni da vaccino a partire dal min. 34

aggiornamento del 2 febbraio 2021


dal Comitato Ascoltami la testimonianza di Tania

Tania

Io sono un sanitario, da qualche anno super sportiva, ho preso il covid l’8 marzo 2020, passato con un po di mal di testa. A febbraio 2021 cominciano a dirci che dobbiamo vaccinarci, a maggio passa l’obbligo:o ti vaccini o non lavori. Faccio una conta anticorpale e me ne scopro 3000, chiedo a vari medici ma non c’e storia, la legge è così.
Anche all’hub vaccinale si stupiscono dei miei anticorpi ma quando sentono che sono un sanitario niente:mi devo vaccinare. Mi avvisano che “starò male” e il 29 giugno mi iniettano pfizer…non sento nulla ne male al braccio ne niente…
9 giorni dopo vado il weekend in montagna…mi sento strana, respiro affannoso, dolore allo stomaco, stanchezza…cerco di non farci caso ma la domenica durante una scalata peggiorano i sintomi…mi sento male al petto, al braccio sinistro e alla mandibola sinistra, male allo stomaco, stanchezza e sensazione tipo febbre…erano i giorni in cui si cominciava a vociferare di pericarditi post pfizer. Riesco a malapena a ritornare alla macchina.
Appena torno al lavoro mi faccio fare un eco al cuore, vedono subito il versamento, rompo le scatole talmente tanto che ammettono la correlazione, anche perché avevo una eco al cuore recente, fatta prima del vaccino, che non evidenziava alcun versamento pregresso…da li un mese e più di assoluto riposo e brufen 600 3v al giorno…i sintomi pian piano si riducono…
mi viene una gastrite causa antinfiammatori che inizio a curare…
A distanza di 6 mesi il versamento pericardico non c’e più, è rimasta una cicatrice sulla parete del cuore, che non se ne andrà mai piu, un punto in cui il tessuto è più rigido e il cuore farà sempre più fatica…
il problema è anche anche se diagnosticamente sono guarita, da 6 mesi ho continui dolori al petto, che si intensificano dopo l’attività sportiva, ho dolori alla bocca dello stomaco e infrascapolari…ho palpitazioni a riposo, sento il mio cuore battere, e spesso mi ritrovo con affanno, e la sensazione di uno scarpone piantato sul petto…
Sono molto arrabbiata, io prima stavo bene e ora devo convivere con dolori quotidiani, che, se da un lato sono sopportabili, dall’altro preoccupano costantemente…fra quanto mi verrà un infarto?i dolori significano che il cuore non sta bene?Temere a 30 anni per la propria vita e per la salute del proprio cuore ti fa improvvisamente rendere conto di essere vulnerabile…
La sensazione è quella di essere stata violentata, obbligata a fare un vaccino che mi ha rovinato la salute…


Comitato Ascoltami, [04/02/22 22:18]

Michela

Completamente abbandonata e violata. Così mi sono sentita da quel giorno maledetto.
Mi chiamo Michela, ho 25 anni e da maggio una parte della mia vita mi è stata rubata.
L’8 maggio, infatti, mi sono sottoposta alla prima dose di vaccino anticovid, precisamente Pfizer. Sono stata una delle prime ragazze giovani a sottoporsi all’inoculazione in quanto soffro di ipotiroidismo (molto lieve) e, inizialmente, si dava priorità ai soggetti fragili e/o con esenzione medica. Preciso già che è stata una decisione molto sofferta la mia, sono infatti il tipo di ragazza che non prende mai farmaci, a meno che ovviamente non ce ne sia essenzialmente bisogno, ho sempre avuto la fobia anche dei medicinali da banco. Inoltre non ho mai avuto la necessità di assumere medicinali, in quanto ho sempre goduto di ottima salute, sono sempre stata sportiva, non bevo, non fumo, insomma conduco una vita sana (per molti magari noiosa). L’unica mia problematica era per l’appunto il lieve ipotiroidismo congenito, di tipo NON autoimmune. In ogni caso decido di vaccinarmi, perché volevo affrontare la mia paura e volevo affidarmi alla medicina. Voglio precisare che, essendo sportiva (anche agonista in quanto partecipavo a competizioni) ho da sempre fatto ECG, holter sotto sforzo e a riposo, ecocardio ecc.., sempre risultati perfetti, non avevo aritmie, non avevo versamento, nulla di nulla. Sanissima.
Quando ho ricevuto la vaccinazione, la dottoressa non ha nemmeno degnato di uno sguardo l’anamnesi e mi ha fatto firmare il consenso informato, che però informato non era. Ricordo, infatti, che a maggio la pericardite non era ancora elencata come effetto avverso del vaccino. Ho di fatto firmato un consenso non informato.
In ogni caso, dopo essere svenuta post vaccinazione, vengo mandata a casa.
Sembrava andare tutto bene, fino al 15 maggio, sette giorni dopo l’inoculazione.
Inizio ad avere dolore al petto e noto un linfonodo grosso quanto una pallina da ping pong nella zona dell’inguine.
Spaventata, mi reco al pronto soccorso.
Qui m i tengono in osservazione per tre ore, mi fanno gli esami del sangue due volte, due elettrocardiogrammi, una radiografia al torace.
Nulla, tutto negativo, se non per una piccola anomalia nell’ecg (ST stirato), il che era molto strano in quanto, come detto prima, non avevo mai avuto anomalie prima di allora.
Vengo rimandata a casa con impegnativa non urgente per un’ecocardio.
Per i lunghi tempi di attesa decido di rivolgermi ad uno specialista privato, perché non mi sentivo tranquilla.
Inoltre in tanto i dolori crescevano a dismisura: sentivo come un coltello che scavava nel mio sterno fino a trapassare tutto il torace, bucando la schiena.
Un dolore tremendo, come se ci fosse qualcosa che ti mangia dentro.
Non riuscivo a dormire da sdraiata, dovevo per forza dormire in posizione seduta.
Non riuscivo a fare le scale, avevo il fiatone e mi mancava il respiro.
Anche mangiare era diventato difficile, era quasi come se mi sentissi scoppiare perché il cuore batteva più veloce durante la digestione e io annaspavo.
Arriva il giorno della visita cardiologica ed il referto mi viene buttato in faccia come una secchiata di acqua gelata: pericardite acuta con annesso versamento pericardico .
Mi viene detto che durerà poco, giusto due settimane ( ed invece dopo 8 mesi sono ancora in ballo..) e che guarirà completamente, anche se c’è il rischio di recidive.
Mi viene data la terapia e il fermo assoluto da ogni tipo di attività.
Mi sono sentita fragile fisicamente per la prima volta nella mia vita, io che ero abituata a sollevare anche 100 chili in palestra ora non riuscivo neanche a fare una rampa di scale senza annaspare. Dalla ragazza sana che ero, con una c arriera sportiva da agonista davanti, una gara da preparare, mai avuto bisogno di particolari medicine mi sono ritrovata a star ferma, quasi allettata, riposo assoluto, con nessuna certezza di ciò che sarebbe stata la mia prognosi, abbandonata a me stessa, piena di domande ma senza nessuna risposta.
Cosí inizia il mio calvario tra dolori continui, fiato corto ad ogni movimento, visite, medicinali ad alto dosaggio. Un calvario che, nonostante qualche miglioramento, continua ancora oggi. I dolori infatti non sono spariti, sicuramente non sono più quelli della malattia nella sua forma acuta, sono solo evoluti, cambiati, ma sempre presenti. Ora vivo con la perenne sensazione di avere le ossa pressate contro gli organi, come in una morsa, senza contare la sensazione di vuoto, di dolore sordo che avverto costantemente al petto. E il fiato corto, ormai mio inseparabile amico, io che prima facevo trekking e avevo una resistenza da far paura, ora mi ritrovo ad avere il fiatone e la testa che gira solo con una rampa di scale. Ah, senza dimenticare del mio simpatico linfonodo che, tuttora, rimane ingrossato e reattivo, dopo ben otto mesi e cicli di antinfiammatori e antibiotici.
Per non parlare poi della continua omertà dei medici, da subito restii ad ammettere qualsiasi tipo di correlazione con il vaccino. Fortunatamente poi nel mio caso le evidenze scientifiche hanno avuto la meglio, ho trovato vari specialisti che hanno affermato la correlazione, ma non è così per tutto purtroppo. L’omertá divaga in ogni dove e questo è GRAVISSIMO. La scienza a cui ci siamo affidati tutti noi danneggiati si è dimostrata poi la stessa scienza che ci ha voltato le spalle. Soli, abbandonati, lasciati a noi stessi con i nostri dolori e le nostre nuove patologie, mentre le varie istituzioni si passano la palla della responsabilità. Siamo considerati casi rari, in realtà siamo solo PERSONE, persone vere, persone vive, in carne ed ossa, emozioni e sentimenti, persone alle quali è stata rovinata una parte di vita e che forse non torneranno più quelle di prima, o forse magari si, ma sicuramente non dimenticheranno MAI i soprusi di cui sono state vittime.


Comitato Ascoltami, [07/02/22 07:16]

Gianna

Ciao ragazzi del Comitato Ascoltami, è davvero bello poter parlare con qualcuno che sia disposto ad ascoltare verità scomode ai molti. Mi chiamo Gianna e ho 25 anni, sono una laureanda in Biotecnologie Genetiche e Molecolari e dal 30 giugno del 2021 la mia vita è cambiata. Ho ricevuto la prima (e unica!) dose del Vaccino Pfizer, che mi ha completamente stravolto la vita e rallentato tutti i progetti. Mi sono vaccinata perchè ci credevo, studio proprio queste cose e quindi per me è stato abbastanza automatico, seppure nutrissi qualche riserbo in merito al fatto che la sperimentazione clinica, sebbene avesse un buon campione, non fosse protratta nel tempo, come avviene per gli altri vaccini, la cui commercializzazione può impiegare addirittura fino a 10 anni.
Ho fatto il vaccino alle 7 di sera, e inizialmente non ho riscontrato alcun tipo di problema. Dopo diverse ore, circa alle 3 del mattino, è cominciata una tachicardia molto potente, intorno ai 180 bpm, nonostante fossi stesa e non stessi facendo nulla. Mi alzo, chiamo la guardia medica, che immediatamente mi dice di farmi una camomilla e tornare a dormire perchè sicuramente è solo ansia. Le tachicardie continuano così per qualche giorno, vanno e vengono, e io mi sento distrutta. Vado dal mio curante, che mi fa un tracciato, e mi da i beta bloccanti, che mi fanno riprendere un pò, e tornare alle mie attività di studentessa, però mi trovo costretta ad abbandonare lo sport (facevo palestra e corsa). Ci tengo a precisare che ero un soggetto sanissimo, sempre monitorata con analisi ed eco al cuore, proprio perchè molto sportiva. Cominciano nel frattempo altri effetti avversi, prima parestesia lato sinistro viso: mi faccio accompagnare in pronto soccorso e li mi dicono che sarà probabilmente una forte infiammazione del nervo trigemino, per questo ho dolore e parestesia, mi prescrivono cortisonici e mi mandano a casa. Passa una settimana, comincio a stare molto male con il cuore, affaticata, allora sto tutto il tempo a letto, a riposarmi. Cominciano parestesie e intorpidimenti al lato sinistro del corpo, non più solo il viso, ma anche gamba e braccio, e mi sento come aghi e spilli che si conficcano nella pelle. Il dolore è lancinante, e mia madre si ostina a chiamare il dottore, che continua a dirle che mi passerà, che sono normali effetti del vaccino, ma io non mi sento più la parte sinstra del corpo. Passano altri giorni, sembra che cominci a riprendermi col cuore, ma nonostante stessi ancora male con la parte sinistra del corpo ho un contratto di lavoro firmato per un tirocinio all’Estero, e devo partire. Mi faccio coraggio, faccio tutte le analisi, il dottore mi prescrive beta bloccanti per il cuore e terapia cortisonica e parto per l’Austria. Qui comincia il mio calvario vero e proprio: sudorazioni fredde, dolori al petto, due accessi al pronto soccorso dove mi dicono che forse c’è qualche problema al cuore e che è meglio tornare a casa. Nel frattempo comincio ad avere altri problemi: si gonfiano pesantemente i linfonodi del collo e della mascella, si gonfiano le vene delle braccia e diventano molto evidenti. Ho dolori continui, ho difficoltà respiratorie serie, in ospedale, mi fanno l’emogasanalisi che risulta totalmente sballata, insieme agli indici di infiammazione. Vado in sincope. Mi tengono un pò li, mi danno qualcosa e poi mi dicono di stare a riposo. Torno in Italia, o meglio mi trascino, perchè stavo male e non avevo forze, e mi portano in Ospedale, dove mi dimettono due giorni dopo senza una diagnosi e senza avermi fatto tutti gli esami del caso, e mi dicono che secondo loro non è il cuore. Ma io ormai non resisto più, i dolori al petto sono lancinanti, la febbre sale e scende ormai da un mese, ho annebbiamenti, dolori alle vene, cefalee continue e fotofobia, episodi continui di sincope con intorpidimento del braccio sinistro, della mascella e dolori trafittivi al cuore, come se fosse un infarto.
Dopo migliaia di euro spesi in specialisti, (dopo aver consultato pneumologo, infettivologo, reumatologo ecc) e dopo aver lasciato la mia testimonianza su un gruppo facebook, mi contatta una ragazza (il mio angelo salvatore) e mi dice che lei ha la miocardite, con gli stessi e identici sintomi. La mia famiglia, ormai stremata come me, mi porta dalla cardiologa e la diagnosi è PERICARDITE ACUTA. Le racconto tutto il travaglio, il dolore, la sofferenza e piango, per la prima volta dopo mesi, di un pianto liberatorio e commosso, finalmente ho qualcosa da cui partire, e non sono pazza. La cardiologa è visibilmente scossa a sentirmi, mi mette per iscritto pericardite post vaccino, e dopo mesi di combattimento sono finalmente esentata dal vaccino. La cosa che più mi ha fatto male in questa vicenda è il fatto di non essere creduta da nessuno, neppure dal mio ragazzo, che nonostante la sintomatologia continuava a insistere che dovessi vaccinarmi, insieme ad altri amici, che dovessi fare la 2 dose, dato che ormai il pass era scaduto da molto tempo, e non potevo più nemmeno andare a mangiare una pizza. Quando mi è stata data la diagnosi il mio ragazzo ci è rimasto molto male, perchè fino a quel momento pensava, COME TUTTI, che ero una persona ansiosa e che ero in fissa col vaccino. Ringrazio ogni giorno le persone che mi hanno supportato in questa vicenda, ossia la mia famiglia e le mie amiche dell’Università, i ragazzi che ho conosciuto in Austria, e le mie amiche Martina e Bianca, che mi hanno creduta dal primo momento. Ad oggi non tutti sanno quello che ho scoperto, e per molti conoscenti sono rimasta “la no vax” che si è fatta riempire la testa di scemenze. A queste persone vorrei dire che se fossi stata NO VAX, la prima dose non me la sarei nemmeno fatta (e sarebbe stato un bene!). Voglio ringraziare anche voi, perchè oggi mi sono sfogata, finalmente. Voglio ringraziare inoltre Roberto, che è un altro ragazzo affetto da pericardite che mi ha aiutata moltissimo, dandomi informazioni importanti e inserendomi nei vari gruppi, dove ho trovato il supporto di altri giovani come me, ed è stato lui ad indicarmi il vostro comitato. Il mio auspicio per il futuro è che ci possa essere, da parte dello Stato, una vera assistenza a chi come me si è ammalato dopo la vaccinazione, e che si smetta di parlare solo dei potenziali benefici del vaccino. Si tratta di un farmaco, e come tale, bisogna ricordare che ci sono effetti avversi, talvolta anche gravi, e che non si può negare l’evidenza dei fatti, lasciando ai margini della società persone che sono state danneggiate, come noi. Oggi finalmente comincio un pò a respirare, vedo una luce in fondo alla strada, e sento che sto per uscirne. Ai danneggati come me dico: non abbattetevi, ne usciremo, più forti di prima <3 Un caro saluto, Gianna


Barbara D’Ambrosio


Deborah

Mi chiamo Deborah, ho 42 anni e abito a Torino. Non ho patologie pregresse e ho sempre fatto regolarmente attività fisica tre volte a settimana. La mia storia ha inizio il 17 giugno, prima dose Pfizer. Dopo pochi giorni appaiono sulla gamba dei lividi che mi insospettiscono e mi portano ad eseguire delle analisi di accertamento. Tutto nella norma, leucociti leggermente più bassi ma senza destare particolari preoccupazioni. I giorni seguenti incomincio ad accusare estrema stanchezza, debolezza e vertigini. In due episodi ho cedimento alle gambe e mi sento quasi svenire. Il 22 luglio mi sottopongo alla seconda dose e da quel momento lo stato di salute peggiora. L’astenia diventa sempre più severa. Ero in partenza per le vacanze e all’improvviso avverto una fortissima oppressione al petto, seguita da un’intensa sensazione di calore come se avessi il fuoco dentro il torace, seguita da brividi di freddo. Il giorno seguente hanno inizio le parestesie, che da quel momento non mi abbandonano più. Formicolio, prurito senza eruzioni cutanee e punture di spillo in tutto il corpo. Al pronto soccorso non sanno darmi spiegazione. Non mi fanno nemmeno gli esami del sangue, che ho dovuto eseguire privatamente. In quel momento mi trovavo in vacanza. Un incubo. Oltre alle parestesie, ero sempre molto stanca. A stento mi alzavo dal letto. Percorrere brevi tratti di strada era faticoso quanto fare una maratona, con respiro corto e affannoso e gambe deboli. Al rientro dalle ferie, preoccupata, inizio un lungo iter di visite mediche e di accertamenti: cardiologo, neurologo, allergologo, RM all’encefalo e al midollo cervicale, Tac al torace e una sfilza di esami del sangue. Tutto negativo. E nessuna diagnosi. Nessuno era in grado di spiegarmi cosa mi fosse successo. Ho avanzato io stessa al cardiologo l’ipotesi di una pericardite, ma mi sono sentita rispondere che era solo ansia, per cui non mi prescrive nemmeno esami di accertamento. I sintomi parestesici inoltre continuano e sono sempre più forti. Oltre ai formicolii e alle punture di spillo, si aggiungono scosse elettriche alle gambe e ai piedi. Rigidità muscolare, con fatica a fare le scale in alcune giornate. Mi sembra di essere attraversata internamente dalla corrente elettrica e la pelle diventa sensibile al contatto con gli indumenti. Mi viene prescritto Pregabalin, con dosaggio da aumentare progressivamente. I sintomi iniziano a regredire per poi scomparire verso la seconda metà di ottobre. Il 12 gennaio vengo chiamata per effettuare il terzo richiamo Pfizer. Nonostante la sfilza di esami e il resoconto del medico di base circa la reazione post vaccino, mi viene detto all’hub vaccinale che probabilmente il fatto non era correlato e che forse era un disturbo ansioso. Ma la mia vita fino a quel momento era serena e felice. Tuttavia, accetto e mi affido, forse hanno ragione loro. Magari è stato solo un caso sfortunato. A due giorni dalla terza dose ritornano gli stessi sintomi. Parestesie diffuse in tutto il corpo, formicolii, punture di spillo, bruciori alle mani e alle gambe e scosse elettriche che talvolta mi svegliano la notte. Da quel giorno è ritornato un incubo. Ma tuttavia, quel dubbio mai svanito mi porta ad effettuare, oltre a nuovi esami del sangue, un’altra visita cardiologica, questa volta da un medico diverso. Spiegando tutti i sintomi pregressi, il cardiologo non esclude la pericardite nei mesi precedenti. Eseguo pertanto un ecocardiogramma. L’esame conferma i miei dubbi. Viene rilevata la presenza di un ispessimento pericardico. Quello che ho provato e che provo ora non si può descrivere facilmente a parole. Ci si sottopone ad un trattamento perché si pensa che sia la cosa giusta da fare per proteggere se stessi e gli altri. Ma nessuno ti tutela. Non solo si viene trattati come pazientiinvisibili e visionari. Ma non si viene nemmeno curati nel giusto modo. Resta solo la rabbia mista a paura per quello che mi è successo. Maledico quel giorno, e ancora di più l’avere accettato di sottopormi nuovamente ad una terza dose. Ma la testimonianza delle persone che come me hanno riportato conseguenze non deve restare muta. E ringrazio il Comitato Ascoltami per dare voce alle nostre esperienze.


Antonio

Il mio nome è Antonio. Ho 37 anni. Ho una patalogia autoimmune con cui convivo fin dall’età dell’adolescenza. Patologia che a volte si è fatta spazio in maniera ingombrante nella mia vita, altre volte meno. Lei è sempre con me, inseparabile compagna di viaggio.
Ma poco importa, perchè la mia storia potrebbe essere quella di qualsiasi altra persona, affetta da un altro tipo di disturbo o malattia ancor più grave.
Quello che conta oggi è la testimonianza.
Il 12 luglio ricevo la prima dose di Pfizer, nei giorni subito a seguire nulla da segnalare neanche il consueto dolore al braccio.
Continuo la mia vita sportiva a livello amatoriale come sempre : calcetto, footing.
Circa una settimana dopo avverto un lieve senso di stanchezza a cui faccio poco caso visto il lavoro, lo sport e le temperature altissime di quel periodo (41 gradi). Nei primi giorni di agosto una strana sensazione al petto mi accompagna, quasi come se avessi difficoltà a respirare. Ma inizialmente non ho voluto credere e pensare che fosse legato al vaccino.
Il 10 agosto effettuo la seconda dose.
Da quel giorno in poi la mia situazione con il passare dei giorni cambia radicalmente.
Dolori articolari e muscolari, astenia cronica, tachicardia, disfagia, problemi gastrointestinali, stomaco infiammato, risvegli e sudorazione notturna, dolore al petto come se mi stringessero l’esofago, mioclonie fortissime, emicrania e mal di gola, secchezza oculare.
In più difficoltà nel parlare, nel camminare, nel prendere gli oggetti.
Si fa così spazio nella tua mente la paura, conoscendone così in quel momento il suo vero significato. La sensazione di impotenza totale e non controllo del tuo corpo.
Aspetto che passi, ma non passa. Mi reco al pronto soccorso. Cinque giorni di tachipirina e nessuna diagnosi, nella voce “dimissioni” non viene riportato il motivo del mio malessere.
Aspetto ancora che passi ma invece peggiora, oltre i sintomi anche i valori del sangue non rientrano nella norma (nemmeno uno).
Ciò che è stato difficile quasi al limite dell’impossibile è spiegare il proprio malessere rischiando di passare per pazzi.
Anche per questo sono andato fino in fondo aggrappandomi a le poche forze rimaste.
Inizio un “tour” di visite specialistiche e segnalo il tutto ad Aifa. Quest’ultima ha monitorato, anche per conto di Pfizer Italia, i miei sintomi per qualche settimana.
Ho trovato, fortunatamente, dottori specialisti e in particolar modo il mio medico di base (che ringrazio di cuore per la professionalità e umanità) pronti all’ascolto e che mi hanno seguito in questo periodo. Il vaccino ha, riporto letteralmente, “slatentizzato” la mia malattia creando un vero e proprio disordine del mio sistema immunitario.
Sono stato fortunatamente esenorato dalla terza dose.
Dopo 7 mesi di lotta alcuni disturbi sono scomparsi, altri sono ritornati. Non mi sen
o più quello di prima nonostante la mia malattia autoimmune. La stanchezza mentale e fisica si fa sentire. Mi chiedo se tutto questo finirà.
Un pensiero finale.
Non è questione di essere pro o no vax.
La pandemia ha sovvertito tutti gli equilibri, ha portato via ogni certezza sociale e personale.

Il virus esiste e va combattuto.
Si tratta semplicemente di garantire il diritto alla salute, questo è inviolabile e sacro. Diritto che passa in maniera imprescindibile attraverso l’ascolto dei medici e delle strutture preposte.
Non importa se a raccontare questa storia sia una persona piuttosto che un’altra. Quello che conta è il messaggio, che ci sia qualcuno pronto ad ascoltare, a riconoscere le reazioni avverse a chi ha avuto la sfortuna di stare male. Leggo di storie terribili con problemi permanenti.
A questi ultimi e a tutti auguro una pronta guarigione.
Un altro grazie al “Comitato Ascoltami” portatore dei nostri messaggi e che ci ha fatto sentire meno soli.
Ma soprattutto il pensiero è di tornare alle nostre vite che per quanto possano sembrare normali e scontate sono ciò che di più prezioso abbiamo.


Chiara

Mi chiamo Chiara ho 34 anni e ho deciso di rendere pubblica la mia storia.
Ho effettuato la vaccinazione covid19 il 14 gennaio 2021 con Pfizer.
Dopo un paio di ore ho iniziato ad avere cefalea intensa,mialgie diffuse,bruciori ovunque era come se un coltello ti venisse conficcato e ti squarciasse in due il corpo,brividi,miastenia,mi alzavo e non riuscivo a camminare.
Avevo dolore toracico,sentivo un peso sul cuore e dispnea per ogni cosa,facevo fatica a tagliare una fettina di carne,a bere una tazza di the..
Non son stata creduta:mi hanno riso in faccia,mi hanno guardata come se stessi dicendo eresie.
Dopo circa 8 giorni ho effettuato accesso in PS perché il dolore toracico era diventato particolarmente importante.Dopo 12 ore vengo dimessa con diagnosi di sospetta Reazione avversa.
Ho sperato che la sintomatologia regredisse ma ad oggi si son aggiunti altri sintomi:dolori agli arti inferiori,piccole scosse come se ti pungessero con aghi o peggio ancora ti accoltellassero,con conseguente difficoltà alla deambulazione,bruciori parestesie,acufene, cefalea intensa,tachicardia alterazione del sistema di termoregolazione e rush cutaneo.
Ho speso circa1500euro in meno di un mese tra visite mediche e terapie.Nulla viene fuori dagli esami e se a voce qualche medico ti conferma che possa trattarsi di una neuropatia post vaccino,non si azzarda mica a metterlo per iscritto.
Ho ottenuto miracolosamente l’esenzione temporanea alla terza dose,(ma insistono che sia meglio farla).
Ad oggi è passato un anno e io, non ho una diagnosi non ho una cura e non ho delle risposte. Io come tante altre persone.
Ogni notte il mio bambino si addormenta poggiando la mano sul mio petto, per me quella manina di 4 anni è una coltellata al cuore, provo un dolore,un bruciore ogni volta che mi sfiora… Eppure resisto ed è quella manina sul mio cuore che mi dà la forza di andare avanti.
Non ho mai detto a nessuno di non vaccinarsi, nonostante ciò ma non trovo giusto che si debba essere obbligati. Non trovo giusto che si nasconda l’altra faccia della medaglia
Siamo persone,non siamo casi rari,non siamo in pochi.Chiediamo solo di essere curati e riavere la nostra vita.


Barbara D,Ambrosio

Viviana

Mi chiamo Viviana e ho 31 anni.
Ad ottobre ho fatto la 1 dose di v** (Moderna) e ho avuto per oltre 20 giorni sintomi “influenzali” una sensazione di stanchezza mai avvertita prima, mal di testa perenne con fotofobia e occhi come se “sconnessi”, “secchi” e “doloranti”, dolori articolari e muscolari, nausee pesantissime, vampate di calore in faccia alternati a brividi di freddo, di notte spesso formicolii alle mani, inoltre una notte prima di addormentarmi per 3 volte di fila ho avuto una sensazione di scosse elettriche che partivano dai piedi fino alla testa da non riuscire nè a muovermi nè a parlare. In pratica sono stata a letto fissa per 4 giorni. Dopodiché ho cercato di rientrare a lavoro e continuare la mia vita normalmente ma le mie condizioni erano pessime. Non avevo le forze, concentrazione, la testa faceva male h24, fotofobia e la nausea era persistente. Fatto prelievo del sangue (per fortuna era tt ok) ma nessuno mi ha saputo dare una risposta a ciò, dando solo colpa all’ansia.
Vado a fare la 2 dose: situazione uguale alla 1 dose (per fortuna i sintomi “pesanti” durati un po’ meno di 20 giorni) ma in aggiunta ho avuto febbre a 39 e strani attacchi di tosse.
Ad oggi, dopo la mia ultima dose, mi sento ancora uno straccio, non riesco a fare tutto ciò che facevo prima.. inoltre quello che mi preoccupa maggiormente è l’emicrania sempre più frequente, che io lego al v**, e quella sensazione di sentirsi perennemente sconnessi, ci sono giornate dove devo stare al buio e a letto per quanto è forte. Inoltre ho questi strani attacchi di tosse dalla 2 dose che quotidianamente ho, ci sono giornate dove sono lievi e giornate dove peggiora un po’ di più.
Premetto che prima stavo benissimo ed ero in ottima condizione di salute.
Quello che mi fa rabbia e che appena noi parliamo degli effetti collaterali avuti, prendono la prima scusa: è solo ansia…e sinceramente mi sono un po’ scocciata perché gente comune (compreso i medici) che è stata bene non può capire cosa sta succedendo al nostro corpo. Non dico che sono “NO VAX” perché comunque io mi sono sottoposta alla vaccinazione e ci ho provato, però c’è gente come noi che ne ha risentito con gli effetti collaterali più o meno gravi e se se ne parla siamo delle matte e non veniamo ascoltate nemmeno dalla maggior parte dei medici.
Sicuramente la mia esperienza è stata pessima e non farò una 3 dose per tutelare la mia salute che per fortuna ad oggi sembra non essere “grave” ma comunque molto fastidioso perché prima ero in ottima salute.
Grazie per l’ascolto ❤️


“Mia moglie morta post vaccino, conteggio Aifa errato” – La Nuova Bussola Quotidiana


Effetti avversi non comunicati da AIFA

“Mia moglie morta post vaccino, conteggio Aifa errato” L’escamotage di Aifa per escludere i decessi vaccino-correlati è di restringere la morte entro i 14 giorni dall’inoculo. Ma così sono esclusi i tantissimi decessi successivi- La Nuova Bussola Quotidiana


Irene

Ciao, mi chiamo Irene ed ho 27 anni, quasi 28 a dire il vero.
Tra poco “festeggerò” 9 mesi da quando mi sono recata all’hub vaccinale per la 1a dose di Pfizer, momento dal quale il mio corpo non è stato più lo stesso.
Sono 9 mesi che convivo con dolori muscolari e articolari, parestesie, stanchezza cronica, episodi di tachicardia e cefalea, oltre che amenorrea.
Ho incominciato ad avere questi fenomeni di mialgia circa una settimana dopo la vaccinazione, faticando a rimanere in piedi per pochi minuti perché le mie gambe erano muscolarmente rigide e prive di forza, impossibilitate a sostenere il peso stesso del mio corpo.
Camminare mi provoca bruciore, guidare per pochi chilometri è faticoso, salire le scale di casa è praticamente la scalata del monte Everest. I miei muscoli rimangono contratti senza ragione e a fine giornata sembra sempre di aver fatto chissà che di straordinario.
Ovviamente all’insorgenza dei sintomi ho iniziato a fare esami e visite, per capire da cosa dipendessero. Sempre tutto negativo. Frasi del tipo “è il caldo” o “passi troppe ore seduta a lavoro” hanno accompagnato i primi consulti, per arrivare ad un esaustivo “non lo so” del medico vaccinatore all’approvazione della 2a dose. Seconda dose che ho accettato, dopo essermi affidata a medici che mi rassicuravano sul fatto che non fosse nulla di grave, che non c’era correlazione alcuna al vaccino e che tutto sarebbe passato nel giro di poco.
Ero preoccupata, ma allo stesso tempo quelle parole mi avevano fatto dubitare perfino dei miei stessi dolori e ho pensato davvero di esagerare, di essere paranoica… Ma io quei dolori li sentivo eccome, forti come una morsa, e li sento ancora, dopo 9 mesi passati a cercare risposte e a non riceverne.
Quello che, in tutta questa situazione, fa ancora più male è incontrare una strana omertà generale insieme alla difficoltà di ricevere un’assistenza medica adeguata; trovarsi a dover difendere diritti che dovrebbero essere inviolabili in una società che voglia definirsi UMANA.
Venire a conoscenza del Comitato Ascoltami mi ha aiutato a prendere consapevolezza di non essere l’unica a vivere un’esperienza simile e a fidarmi del mio corpo, molto più che di pareri e giudizi esterni.
Mi trovo oggi ad avere tante domande sul mio futuro e su quella che sarà la mia condizione di salute. Spero che il tempo e la tenacia sapranno aiutarmi: alcuni giorni è estenuante ma non ho alternativa, se non quella di indagare ancora.


articoli corrella

Carmen

Comitato Ascoltami, [21/02/22 06:51]
Mi chiamo Carmen, sono una ragazza di 27 anni e vivo a Bologna e v orrei raccontare la mia storia.
A dicembre 2020 ho avuto il covid e apparte un po’ di affanno, la febbre per due giorni e un po’ di tosse l’avevo superato tranquillamente.
Il 31 agosto del 2021 mi è stata somministrata una sola dose di pfizer ed è cominciato il mio calvario.
Parto dicendo che sono una ragazza sana, non ho mai avuto alcun problema di salute tranne che per un discorso di familiarità, una lievissima ectasia (ovvero dilatazione) alla radice dell’aorta di 3,5 cm, in anamnesi già da 7 anni.
Faccio regolarmente ecocolordoppler e nonostante abbia avuto anche due gravidanze, in questi anni era sempre rimasta stabile.
Dopo la vaccinazione per un’ora o due mi sono sentita immediatamente stordita come anestetizzata soprattutto il viso, confusa, avevo la tachicardia ed ho avuto qualche linea di febbre ma, sembrava tutto passato.
A distanza di 5 giorni dal vaccino, ovvero il 5 settembre 2021, iniziano a presentarsi grossi problemi di salute improvvisi e dapprima di natura neurologica: sincope, confusione mentale, svenimenti improvvisi, non riesco a stare in piedi, lateropulsione verso destra, sbandamenti, retropulsione del tronco, mancanza di equilibrio ecc… praticamente avevo grosse difficoltà a stare in piedi!
Quella notte del 5/9/2021 sono stata portata all’ospedale dove mi fu trovata anche la pressione alta 160/100 (mai avuto problemi di pressione in vita mia prima d’ora), mi dicono che non si sa perchè non riesca a tenere più l’equilibrio e tutte queste oscillazioni, sbandamenti ecc sono sintomi aspecifici, in quanto mi viene eseguita la tac e non rileva nulla quindi vengo mandata a casa.
I sintomi persistevano in maniera molto forte e dopo 2/3 giorni ritorno in ospedale per questi problemi ed altri sintomi nuovi come: dolore al petto, al braccio, tachicardia e dall’angiotac eseguitami l’8/9/2021, si è visto che il diametro dell’aorta si era dilatata ed ora misura all’incirca 4,0 cm invece di 3.5 cm come era sempre stato in questi 7 anni di controlli.
Questo vuol dire che ho avuto un peggioramento riguardo il mio problema iniziale e questa dilatazione, col tempo, se non si arresta, non rimane stabile, potrebbe diventare un’aneurisma.
Il peggioramento tra l’altro è successo nel giro di 7 giorni, perchè avevo fatto la visita
cardiologica qualche giorno prima ed il quadro era rimasto invariato come in tutti questi 7 anni (ho tutti i referti).
In maniera “naturale” (diciamo così)…è impossibile che l’aorta si dilati nel giro di una settimana. Può rimanere stabile come succedeva a me prima d’ora ma, seppur tende a dilatarsi, questo accade negli anni, infatti facevo i controlli all’incirca una volta all’anno ma, per colpa delle crisi ipertensive che ho avuto dopo la vaccinazione, putroppo la pressione alta (che può anche rompere un’arteria all’improvviso), ha dilatato la mia arteria.
Non so chi io debba ringraziare dato che tutte le crisi ipertensive che ho avuto da quel giorno a seguire, non mi abbiano direttamente rotto l’aorta, chissà se l’aorta fosse stata di dimensioni più grandi dall’inizio, sarei potuta morire per aneurisma e non “solo” dilatarla come è successo.
Comunque passa qualche giorno ancora, le crisi ipertensive persistono, sbandamenti, instabilità motoria, mancanza di equilibrio, bruciori strani alla testa, fortissima tensione ai muscoli del viso tanto da sentire quasi la mandibola rigida e serrata ed all’improvviso mi vengono delle parestesie al volto ed al braccio sinistro, avevo il lato sinistro del corpo bloccato e con una diversa sensibilità. Sono entrata nuovamente in ospedale, con sospetto ictus, il protocollo stroke è uscito negativo ma sono stata ricoverata per effettuare il protocollo
TIA per eventuale attacco ischemico transitorio.
Non riconosco più il mio corpo, il quale prima non mi aveva mai dato alcun problema e cominciano i problemi di tachicardia che aumenta sempre più fino ad arrivare a 151 battiti a riposo, la pressione è ballerina, al punto di dover cominciare a prendere un farmaco ovvero un betabloccante per far scendere i battiti e regolare la pressione (che prendo tutt’ora).
Prima della vaccinazione non ho mai avuto bisogno di farmaci!
Dopo poco tempo ancora sono aumentati anche i bruciori alle ginocchia, alle gambe ma soprattutto in maniera insopportabile (sembra di aver del fuoco addosso) alle costole nel lato sinistro del corpo ed al petto, ho iniziato ad avere difficoltà respiratorie, sentivo i muscoli dell’addome credo il diaframma come se fosse bloccato, anche la gabbia toracica con conseguenti fortissimi dolori ossei e dolori/contratture e tensioni muscolari.
Le tensioni muscolari e gli spasmi che mi portano rigidità sono soprattutto i muscoli paravertebrali con conseguente dolore dorsale nella parte alta sinistra della schiena.
Ho eseguito tantissime visite a pagamento, ho speso all’incirca una cifra che si aggirerà tra i 2000 euro, alcuni medici dell’ospedale mi hanno detto A VOCE (non per iscritto) che il vaccino potrebbe avermi causato tutti questi problemi di salute, altri negano categoricamente!
Le vertigini fortissime, i problemi neurologici e cardiovascolari che provavo in maniera forte, sono durate 2 mesi e mezzo fino metà novembre, tutt’ora a distanza di 5 mesi e mezzo, molti sintomi non sono più continuativi e sono un po’ più leggeri ma alcuni, sono spesso ancora troppo presenti e non riesco a tornare alla normalità! Ho fatto denuncia all’AIFA per gli effetti avversi ma, dopo tutto ciò nessuno mi fa l’esenzione per le prossime vaccinazioni che ovviamente non farò mai di mia spontanea volontà. Secondo il medico devo rischiare, a suo dire esistono le reazioni avverse ma non è detto che anche con la seconda questo accada. Secondo lui, io mamma di due bimbi piccoli, a soli 27 anni, devo rischiare letteralmente la vita..forse non ricorda cosa rischia una persona con una dilatazione all’aorta, cosa comporta un’aneurisma…


Dolores

Comitato Ascoltami, [22/02/22 07:13]
Dopo 5 minuti dall’iniezione della prima dose di vaccino Pfizer, ho accusato vampate di calore, palpitazioni e senso di stordimento. Mi hanno fatto bere una bottiglietta di acqua da mezzo litro per vedere se passava. Mi è venuto anche mal di pancia tipo crampi e bisogno imminente di urinare. Dopo 10 minuti totali dall’iniezione, ho avvertito un fastidio in gola e l’ho subito segnalato. Mi hanno misurato la pressione ed era normale; mi hanno comunicato che avevo il viso pieno di puntini rossi. Hanno deciso di farmi una iniezione di qualcosa ….statine o antistaminico non saprei dire con certezza. Dopo la puntura del medicinale d’aiuto ( non so dire quanto tempo dopo ) , il fastidio alla gola è andato via.
Per tutto il resto della giornata di sabato 22/5, non ho avuto particolari disturbi.
La domenica sera 23/5 ho accusato la stessa sintomatologia, tremori, vampate, stordimento, palpitazioni, costrizione in gola e mal di pancia con bisogno di defecare ed urinare diverse volte.
Avendo trovato in casa un antistaminico (Ayrinal, datomi dal mio medico di base come campione per eventuale reazione allergica ad un farmaco preso per la prima volta a gennaio 2020), ho assunto una pillola di esso e mi sono sentita meglio. L’indomani mi sono svegliata con il viso e occhi gonfi, e macchie rosse in viso e mi sono recata sul luogo dove mi avevano somministrato il “vaccino” dove, la dottoressa che mi ha visto ed a cui ho spiegato tutti i sintomi, mi ha confermato che sospettava una reazione allergica ( allego foto pre vaccino e post vaccino). Il mio medico di base mi ha prescritto Rupatadina, ma dopo due assunzioni ho dovuto ritornare ad Ayrinal poichè il rupatadina mi dava forti palpitazioni.
Dopo questa cura blanda e non regolare, il 31/5, mentre ero in ufficio, ho accusato nuovamente tutta la sintomatologia prima descritta e sentivo chiudersi la gola sempre di più, pur essendo cosciente del fatto che riuscivo ancora a respirare. Avevo anche l’ugola che toccava la lingua e mi dava un senso di qualcosa in gola, ma era diverso dalla sensazione di “chiusura” ed avevo male al petto. Temendo di soffocare da un momento all’altro, mi hanno portato in ospedale con ambulanza. In ospedale sono rimasta tutta la giornata . Dopo le prime flebo di cortisone, betabloccante e antistaminico, appena finite ho riaccusato tutti i sintomi. Mi hanno quindi tenuta monitorata tutto il tempo sia come battiti cardiaci che come pressione e saturazione, tenendomi con loro in ambulatorio costantemente. Pur rimanendo a riposo in tranquillità, cercando di dormire anche, la mia pressione risultava alta ( 150/100) ed il mio cuore andava a 110 battiti al minuto..non riuscivano a capirne il motivo pur avendo in corpo i medicinali che reputavano di somministrarmi. La sensazione di gonfiore in gola andava via quando mi somministravano l’antistaminico, ed in sostanza dopo due somministrazioni è andata via. In serata mi dimettevano con pressione decente e battiti finalmente diminuiti. Hanno pure eseguito una veloce ecografia al cuore perchè accusavo ancora un pò di male al petto, ma non hanno rilevato nulla. Ho continuato allora la cura con antistaminico e cortisone per mesi, prendendo l’antistaminico anche due volte al giorno perché una non bastava.
Ho effettuato esami del sangue allergologici primarie sono finita in pronto soccorso anche il 19/6 ( di nuovo con palpitazioni e senso di restringimento in gola che è passato dopo circa un’ora dall’iniezione dell’antistaminico trimeton).
Persistendo il fastidio in gola, ho effettuato una visita otorinolaringoiatrica il 6/7/21 dove lo specialista ha confermato il gonfiore in gola ( ai muscoli alla base della lingua) ipotizzando che ci fosse una allergia in atto oppure che ci fosse stato anche un reflusso esofageo di cui non mi sono accorta, causato dal cortisone assunto post vaccino. A questo proposito voglio però puntualizzare che il fastidio in gola è lo stesso che ho accusato subito dopo il vaccino dal 22/5.
A volte sentivo gonfiare e sgonfiare le mucose della gola e , quando si sgonfiavano e riuscivo a respirare meglio, sentivo un rigoletto di liquido andare giù per la gola.
Il senso di gonfiore in gola , nelle giornate in cui c’è, diventa importante la sera, tanto da rendere difficoltosa la respirazione ed il riposo notturno. A volte il fastidio compare dopo assunzione di caffeina, cioccolato in polvere o crostacei o tonno, pur non essendo allergica ad essi. Adesso evito parecchi cibi e bevande per paura di strane reazioni. Il gonfiore alla gola lo avverto anche solo dopo aver bevuto l’acqua. Sembra come se si irrigidissero i muscoli attorno alla gola, poi compaiono le palpitazioni ( battiti a 100) ed il senso di stordimento, fatico a respirare normalmente. Ho paura della sera
ormai…non è una bella vita questa… Ho lo stick di adrenalina sempre in borsa nel caso in cui la mia gola si restringesse ed io non riuscissi più a respirare, spero mi sarà d’aiuto…
Una piccola puntualizzazione:
Ho scoperto da diversi anni che soffro di fibromialgia con dolori forti. Dalla somministrazione del vaccino ho notato che i dolori non li ho più forti come prima. Ed ogni volta che sto meglio con la gola (post vaccino), i dolori della fibromialgia appaiono, mentre, quando sto malissimo con la gola (post vaccino) i miei dolori scompaiono…Non sono un medico ma, se la mia fibromialgia è causata da un aumento dell’attività del mio sistema immunitario ( per questo è definita malattia autoimmune ) forse il vaccino diminuisce l’attività del sistema immunitario veramente ( come già appurato da alcuni studi scientifici mi sembra). Potendo scegliere preferisco i dolori della fibromialgia alla sensazione di soffocamento.
Adesso che sono passati 8 mesi dalla somministrazione della dose di vaccino Pfizer, i periodi in cui non ho “fastidio” alla gola sembrano allungarsi… spero sia andato via del tutto.
Ovviamente in tutto ciò non ho avuto esenzione dal vaccino per cui mi trovo sospesa da lavoro, senza green pass… Occorre fare le prove allergiche ai vaccini anti covid…Sono andata dopo circa 5 mesi dalla prima dose ma, quando mi hanno prospettato di farmi 4 microiniezioni sul braccio con i componenti ( diluiti) dei vaccini, ho chiesto se la reazione che avrei potuto avere sarebbe stata solo a livello epidermico o sistemico…Non mi hanno saputo rispondere per cui ho rinunciato ad effettuarle avendo paura di ricominciare a stare male come la prima volta
Grazie per quello che fate.
Dolores


Francesco

Comitato Ascoltami, [26/02/22 11:59]
Mi chiamo Francesco ho 34 anni e sono di un piccolo paese della provincia di Frosinone (Arce). La mia storia ha inizio a giugno del 2021 quando decido con coscienza di fare la prima dose del vaccino Pfizer,per proteggere me e le persone accanto a me,fragili e con serie patologie. Dopo pochi giorni , mentre ero a lavoro, sento un formicolio dagli arti inferiori in su e una pressione al petto, mi mancava l’aria e facevo molta fatica a respirare. Vengo ricoverato 10 giorni in terapia intensiva con la diagnosi di lieve distacco del pericardio. Dopo varie indagini vengo dimesso e continuo la mia vita però in un modo diverso dal solito. Io ho sempre praticato molto sport, mi piaceva correre (10 km al giorno) e andare in bici( 100 km in una mattina).
Mi sento diverso, spossato,come se non riuscissi a recuperare mai le forze. Il mio medico e il cardiologo dicevano che dovevo riprendermi e che la pericardite ha strascichi per qualche tempo. Ovviamente mi affido a loro e comunque provo a riprendere le attività ma senza successo. Arriva il momento di dover effettuare la dose di richiamo , ma nessuno vuole farmela , fino a che mi indicano, allo scadere del 42* giorno dalla prima dose, di recarmi nel centro direzionale vaccinale della mia zona, e soprattutto che si trovasse in ospedale dove, eventualmente, poter intervenire per risolvere un problema imminente alla dose di richiamo. Lì,la dottoressa dirigente del centro, decide che potessi ricevere la dose poiché guarito dalla pericardite secondo il referto del cardiologo e dopo aver contattato telefonicamente la mia dottoressa di famiglia. Qui comincia la recrudescenza dei sintomi che già avevo. La notte soprattutto, si acutizzano i dolori atroci agli arti inferiori, sento la pelle bruciare, come se si volesse staccare dalle ossa, e aumentano le scosse soprattutto alla testa. Continuo ad andare a lavorare, nonostante ogni giorno mi svegliassi senza energie,e nonostante tutti mi dicessero che dovevo riprendermi dalla pericardite. L 11 ottobre , come ogni giorno, mi reco a lavoro, ma mentre ero sul posto, sento le gambe cedere continuamente,non riuscivo a mantenere la stazione eretta, e anche la deambulazione mi risultava molto più difficile oltre ai dolori molto acuti, come se avessi tutti i muscoli rotti. Decido di recarmi in Pronto soccorso e vengo ricoverato in medicina d’urgenza, e mentre mi facevano ogni tipo di indagine possibile,tra cui anticorpi, rachicentesi, malattie virali, autoimmuni ecc.. io non riesco più a mantenermi in piedi, infatti vado in sedia a rotelle per circa 10 giorni e se provavo ad alzarmi le mie gambe tremavano fino al cedimento totale. Tra le varie indagini risulta sempre elevato il valore della proteina c reattiva e la cpk. Mentre i medici brancolano nel buio totale poiché dalle indagini non viene fuori molto, a parte una ciste siringomielitica di 2,5 cm nel midollo cervicale e anche una pitiriasi versicolor che definisce la desquamazione della pelle del busto, del cuoio capelluto e della faccia;una neurologa decide di provare con le infusioni di immonuglobuline che mi fanno rimettere in piedi in circa 48 ore. Quindi l’ospedale mi dimettere dopo una settimana, e mi diagnosticano una neuropatia sensitiva da cui, dicono,mi riprenderò completamente dopo un ricovero in un centro di riabilitazione. Mi ricovero e nonostante la fisioterapia giornaliera ,ho un peggioramento massiccio dopo 10 giorni, e ho quasi di nuovo bisogno della carrozzina. In accordo con il primario del centro, mi reco spontaneamente al pronto soccorso dell’ospedale Gemelli di Roma e in una settimana mi sottopongono a svariati test , per poi definire la mia neuropatia assonale sensitiva riconducibile per molti versi alla malattia di Charcot ( CMT), poiché oltre alle polineuropatie assonali ho anche un piede cavo, un inizio di tunnel carpale bilaterale e altre condizioni fisiche riconducibili , appunto,alla suddetta malattia genetica.
Mi dimettono per ricominciare la riabilitazione in regime di ricovero e attualmente seguo un day hospital, poiché senza non potrei assolutamente stare,visto che la mia è una condizione di atrofie generalizzate e indicizzate nelle estremità degli arti e non posso mai stare completamente fermo. Quindi la notte, soprattutto per i dolori, diventa un incubo. Attualmente sono in attesa dei risultati genetici, poiché nulla è certo è definito, e nella è chiaro soprattutto. Prendo varie medicine, per la neuropatia e per i dolori, ma purtroppo non migliorano la mia vita,
poiché il riposo è sempre disturbato e soprattutto perché ho dovuto assumere,per forza di cose, un’andatura spastica,anserina, per poter avere l’equilibrio adatto e camminare. Tutto ciò ovviamente solo per tratti brevi, poiché per poter fare tratti più lunghi, devo usare un deambulatore. Non sono più me stesso, non sono più il Francesco di 8 mesi fa e lo dico a malincuore, nonostante io abbia abbastanza forza e volontà di voler combattere ogni giorno, e di essere comunque grato per la mia vita. Ma ho tante domande, e ho altrettanta voglia di avere risposte.


Giulia

Comitato Ascoltami, [27/02/22 08:06]
Buongiorno,mi chiamo Giulia e anche io faccio parte delle “rare” persone che hanno avuto una reazione avversa alla prima dose. Sono sempre stata una super sportiva e ad oggi non mi riconosco più perché non riesco nemmeno a fare 10 gradini senza fermarmi per dover prendere fiato. Dalla somministrazione della prima dose la mia vita è cambiata,in soli 10 minuti! Il mio viso era diventato violaceo,non riuscivo più a respirare perché la lingua e le labbra si erano gonfiate e la gola si chiudeva. Le vene sembravano esplodere e saltavo sulla barella dai forti tremori,il cuore sembrava scoppiare. Il sangue mi usciva dalla bocca e le mie gambe iniziavano a paralizzarsi. Vorrei tanto poter tornare alla mia vita di prima ma purtroppo non sarà più possibile. I medici continuano a farmi visite,esami invasivi,prelievi,tac… non riescono a risolvere la mia situazione. La cosa peggiore? Non mi rilasciano l’esenzione. Ma noi che abbiamo creduto in loro,ci meritiamo davvero di essere trattati così? Spero possiate aiutarmi e spero che la mia testimonianza possa essere d’aiuto ad altri. Grazie.


Barbara

Comitato Ascoltami, [28/02/22 06:14]
Sono Barbara Colaiuda, ho 58 anni e vivo a Roma, ho fatto la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer. La prima nel mese di maggio 2021, la seconda il 30/06/21. Dopo la prima dose ho avuto una fortissima astenia, tanto da non riuscire a fare praticamente nulla per circa due settimane, i medici ai quali mi rivolgevo mi rispondevano che era normale e che avrei dovuto avere pazienza ed aspettare che passasse; stando effettivamente meglio dopo una decina di giorni (appunto il 30/6), sebbene con grande paura e titubanza, ho fatto la seconda dose. stessa astenia fortissima, difficoltà di concentrazione e linfonodi ingrossati e dolenti, in special modo quelli delle ascelle, decine di linfonodi per parte, con arrossamento della pelle e dolore, a seguire episodi continui di herpes zoster, parestesie soprattutto alla parte sinistra del corpo, continui movimenti muscolari, anche a riposo, bruciore di tutte le mucose del corpo, e così per mesi, fino a che il 30/12 ho avuto la paralisi di Bell, ancora in atto e che sto curando.


Comitato Ascoltami, [28/02/22 20:59]
Sono la mamma di una ragazza di 15 anni, N. , una ragazza sportiva, sana che fino al 2 di settembre 2021 aveva un sogno, fare la ballerina. Per questo frequentava lontano da casa un’accademia di danza per la quale però sarebbe servito il green pass per poter continuare a studiare. Decide dunque di fare la prima dose di Moderna, quella mattina è iniziato il nostro incubo. Pochi minuti dopo l’inoculazione N. inizia a star male: mal di testa, male al braccio e una debolezza che si propagava col passare dei minuti. Viene stesa su un lettino e portata al PS , man mano che passavano le ore N. non si reggeva nemmeno più in piedi. 2 visite neurologiche, analisi e tac non rivelano niente di anormale quindi viene sottoposta a visita neuropsichiatrica, la mattina dopo viene dimessa in uno stato ancora pietoso con la diagnosi di ansia. Me la porto a casa in braccio e per 2 settimane ho dovuto imboccarla e aiutarla in tutto, perché lei non riusciva a muoversi, il braccio non si alzava più e le gambe non reggevano. I medici mi rassicuravano che sarebbe passato presto e di darle oki o paracetamolo. Prenoto una visita neurologica dove mi viene consigliato il ricovero, 1 settimana in ospedale con flebo di paracetamolo e diverse visite psichiatriche senza alcun miglioramento, chiedo che le venga somministrato cortisone per almeno far passare il dolore al braccio e vedere se si muove, ma niente mi viene negato tutto, per loro la diagnosi è chiara: deve andare dallo psichiatra.
Ma io conosco bene mia figlia, non è pazza e se dice di star male sta male davvero. La faccio dimettere e me la riporto a casa senza alcun miglioramento. In quel momento mi sono ritrovata davanti ad un buco nero, chi mi aiuta? A chi mi rivolgo? Siamo ormai a novembre e N. ha già perso mesi di scuola e di danza. Decido di andare al centro vaccinale a chiedere aiuto e devo dire che fortunatamente ho trovato medici che hanno capito la situazione confermandomi che mia figlia stava male davvero, ma che purtroppo non sapevano cosa fare. Si sono susseguite varie visite neurologiche, allergologiche e cardiologiche , il risultato è che N. ha un disturbo funzionale neurologico causato dal vaccino e probabilmente ha avuto anche la miocardite ( dovrà fare ancora una RM al cuore per conferma ) , il braccio dopo lunghe sedute di fisioterapia ancora non funziona bene, N. non riesce a fare nemmeno una rampa di scale senza stare male e soprattutto non riesce a seguire le lezioni a scuola perché le scoppia il mal di testa. Ha dovuto cambiare scuola, ora studia a casa, e chissà se potrà tornare a danzare. Quello che provo io è rabbia, la rabbia di non essere stata ascoltata e creduta, la rabbia di vedere una ragazza che non può più fare quello che le piace, la rabbia di non sapere se tornerà mai quella di prima, se prima era una lotta per capire cosa le era successo ora è diventata la lotta per l’esenzione dalla 2a dose. Sono passati ormai 6 mesi la nostra vita è cambiata, la sua vita è stata stravolta, la sola cosa che vorrei tanto è di trovare una cura per poter rivedere la mia bambina felice di vivere il suo sogno.
Grazie al comitato Ascoltami per avermi dato la possibilità di raccontare la nostra storia, ringrazio davvero tutti per il sostegno morale che date a tante persone nella nostra situazione.
Francesca


Comitato Ascoltami, [02/03/22 08:34]
Buongiorno, sono Giuseppe Sedita, 53 anni, di Catania.
Il 19 febbraio del 2021, mi viene inoculata la prima dose del vaccino “astrazeneca”, dopo circa 15 giorni comincio ad avere vari sintomi mai avuti: mani e piedi intorpiditi, forte rigidita’ lombare unitamente a sensazione dì gonfiore addominale, rigidità sotto le ginocchia, polpacci duri con conseguente difficoltà dì deambulazione e stanchezza, labbro inferiore destro storto. Inizialmente credevo fossero problemi legati alla colonna ma poi visto il perdurare e il peggiorare dei sintomi mi recavo al pronto soccorso. Mi ricoveravano al reparto dí neurologia e a seguito dì puntura lombare risulterà un innalzamento delle proteine del liquor e mi viene diagnosticata una “polinevrite”. Mi fanno 5 giorni di flebo dì immunoglobuline e mi rimandano a casa. Chiedo se fosse il caso dì cominciare un percorso dì fisioterapia ma mi dicono che se voglio si ma senza dare alla cosa particolarmente importanza. Poi scoprirò che invece la fisioterapia è fondamentale, comincio subito con la fisioterapia ma per mesi e mesi non vedo alcun miglioramento, in ospedale trovo “un muro di gomma” e comincio a rivolgermi a più neurologi privati della mia città, pagati a suon di bigliettoni ma che si limitavano a prescrivermi integratori dì vitamina b. Uno di questi, alla mia richiesta se mi poteva giocare fare qualche altro ciclo dì immunoglobuline o la plasmafaresi mi ha risposto che “anzi che mi avevano fatto le
immunoglobuline la prima volta, che tutto sommato io camminavo”. Continuo continuando la fisioterapia e cercando dì camminare quanto possibile ma continuo a non vedere miglioramenti, rischio la depressione perché anche chi ti sta vicino comincia a pensare che sei esagerato, forse matto e depresso. Mi faccio visitare da neurologi dì mezza Sicilia fino a quando trovo a Palermo una neurologa che quantomeno mi segue, mi ascolta…cosa che fino a quel momento non avevo trovato. Mi propone dì ricoverarmi e dì rifare tutti gli accertamenti e io accetto. Mi rifanno la puntura lombare dove il liquor risulta, per così dire, ristabilito. Mi dicono che per i sintomi da me riferiti, potrebbe esserci stata una infiammazione del midollo, cosa che però non è mai stata confermata da nessuna delle risonanze magnetiche eseguite. Nelle risonanza risulta unicamente una leggera impregnazione della cauda e “sei” tra ernie e protrusioni erniarie ma mi dicono che non sono ernie importanti e che non sono la causa dei miei sintomi. Dato il loro sospetto circa la possibile infiammazione del midollo, mi fanno cinque giorni dì cortisone ad alte dosi che vi assicuro, non sono stati una passeggiata. Chiedo se provare con la plasmafaresi potesse giovarmi, qualche medico pareva propenso ma il primario no e alla fine mi dimettono prescrivendomi unicamente tanta fisioterapia che comincio subito. Ad un certo punto pareva andare meglio, recupero la postura, il labbro storto si rimette a posto e anche la forza comincia a tornare, il resto dei sintomi però rimane, in particolare il cerchio dì rigidità lombare e addominale i piedi addormentati e la rigidità sotto le ginocchia. Ora, da una decina dì giorni, nuove sensazioni dell’aumento della rigidità della schiena, polpacci duri e piedi ancor più intorpiditi. Qualcuno mi dice che sono solo fatti momentanei, mie sensazioni e tornano a guardami come se io fossi pazzo. Intanto non so cosa fare.


Luca Veronesi

Comitato Ascoltami, [03/03/22 08:06]
Buongiorno,
sono Luca Veronesi.
mi ritrovo dopo avere fatto seconda dose di pfizer a giugno, da mesi con dolori crescenti agli arti.
non voglio qui parlare della mia neuropatia che non passa,anzi, perchè purtroppo di testimonianze di gente danneggiata ce ne sono fin troppe, ma del comportamento di certi pseudo medici che operano e decidono negli hub vaccinali se puoi avere o no un’esenzione.
Mi sono recato in via Ippocrate a Milano e ho detto: ho qui il referto di 2 neurologi che danno per possibile che la mia neuropatia sia dovuta al vaccino. Vorrei essere esentato perciò da ulteriori dosi.
risposta: non c’è letteratura scientifica in merito perciò niente esenzione e mi hanno restituito i referti con aria un pò schifata.In sostanza dovrei aspettare che i casi vengano pubblicati su The Lancet
per potere prendere i mezzi pubblici e andare a curarmi.
Conclusione: questi soggetti di ignote competenze e specializzazione,pur nel dubbio di colleghi probabilmente più competenti in merito, noncuranti del principio base -primum non nocere-e forti del loro scudo legale, sono disposti a mettere a repentaglio la salute delle persone in nome del vaccino.Questa è la nostra classe medica nel 2022.
Ridateci il dott Mengele
cordialmente


Linda

Comitato Ascoltami, [04/03/22 06:39]
Ciao mi chiamo Linda, ho 43 anni,vivo in provincia di Arezzo .A fine giugno faccio la prima dose Moderna,e pochi giorni dopo inizio ad avere dolore insopportabile al braccio sinistro,dalla spalla alla mano.Dolore insopportabile,bruciore,e parestesie con scosse elettriche alla mano. Il dolore non passa con nessun farmaco ,ne con punture di cortisone, ne col prebagalin ,anzi ,i bruciori e il dolore aumentano giorno dopo giorno fino a non usare più il braccio.Faccio mille visite,ortopedici, neurochirurghi,mille esami, fra cui risonanze, elettromiografia,nulla viene riscontrato che potesse giustificare questo dolore esasperante.Faccio la seconda dose e poi la terza per poter lavorare.Dopo la terza dose Moderna non vivo più, ho bruciori in tutto il corpo ,prurito insopportabile , punture di spillo e parestesie.Conducevo una vita felice prima del vaccino.Ora ,ho perso il lavoro perché non riesco più a fare nulla,la forza al braccio sinistro non c’è più,il prurito e i bruciori non mi abbandonano mai.Sono in cura da un reumatologo ,sembra che io abbia una malattia autoimmune, Spondiloartrite assiale e periferica.Cosi’ improvvisamente!!!Prima di quel maledettissimo giorno in cui mi sono vaccinata per la prima volta,non avevo questi bruciori ,formicolii e prurito. Attualmente sto facendo una serie di esami, di screening per questa malattia
autoimmune .Se ripenso a un anno fa, alla mia vita felice,super attiva, mi sembra un incubo.Ho perso tutto e sto male tutti i giorni.Ho due figli che non accompagno più nemmeno a scuola dai dolori costanti.
Il mio sistema immunitario , è impazzito ,caso strano subito dopo il vaccino .Ora non sono più come in questa foto, sono sofferente ,mi è stata rubata la vita. Somministrare selvaggiamente a tutti il vaccino senza sapere se in corso ci sono patologie di cui non si è a conoscenza è un atto criminale che avviene silenziosamente sulla nostra “pelle”! Linda.


Stefania

Comitato Ascoltami, [07/03/22 12:45]
Sono Stefania, ho 39 anni, sabato 26 giugno 2021 ho effettuo la prima dose pfaizer e fino al pomeriggio della domenica sono stata benissimo. Premetto che nessuna patologia faceva parte di me. La sera della stessa iniziai ad avvertire dei lievi passaggi di calore sulle dita del piede sinistro(lato vaccino) . Il lunedi mattina continuavo ad avvertire questi passaggi che man mano aumentavano diventando bruciori. Passarono dalle dita alla pianta, poi all altro piede, fitte nel polpaccio, dolore nell ascella, formicolii diffusi tanto che la sera anziche stendere le gambe per rilassarmi le dovevo rannicchiare perche mi facevano senso. Le sentivo intorpidite. Il martedi mi svegliai col mignolo della mano sinistra pulsante di dolore tanto che contattai il mio medico curante.
Intanto sulla caviglia sinistra una palla come edema, pianta dei piedi gonfi come pagnotte, idem i palmi delle mani, spilli nelle dita. Preso x tre giorni di seguito 3 volte al dì il moment ma senza alcun miglioramento anzi il tutto continuava ad aumentare… Come se fosse scoppiata una bomba nel mio corpo… Ogni giorno un nuovo dolore, gambe pesanti e gonfie, pesantezza, debolezza agli arti… Malessere generale… Mi trascinavo. Integrai il daflon x ridurre l edema e la pesantezza. Effettuai gli esami del sangue x scongiurare una trombosi. Intanto il mio medico mi lascia a me stessa, mi sento completamente abbandonata..mi riconosce le parestesie ma X lei era il caldo, non. Poteva dire che era stato il vaccino. Contatto telefonicamente un neurologo che mi consiglia degli integratori per rinforzare il sistema nervoso periferico… Inizio la cura.. Finisco la scatola… E ne inizio una seconda… Ad oggi ancora prendo integratori. Ho passato una estate di inferno…spesso di punto in bianco le cosce si addormentavano mentre guardavo la tv con la paura che mi Stesse venendo una paresi. Effettuo una visita da un altro medico…che in quello stato mi sconsiglia la seconda dose almeno temporaneamente finche non sarei stata meglio…intanto tutti i sintomi sempre addosso e amplificati… Si aggiungono delle sensazioni al braccio come se mi stessero scavando con un ferro, mani bollenti.. (maggiormente lato sinistro, lato vaccino), formicolii nel sonno, voglia di smontare la gamba e buttarla,pulsante come se avesse un cuore. Intanto anche la rabbia prende il sopravvento… Ti vedi la vita stravolta, il tuo corpo lo senti che nn è lo stesso. Arriva ottobre, vaccino obbligatorio per le attivita e avendo un centro estetico che gestisco da sola vedo crollarmi tutto addosso. Gia avevamo subito chiusure in precedenza, nonostante il mio malessere ho continuato a lavorare con fatica ma intanto mi assilla anche l idea di ricevere anche una multa se scoperta da ciclo vaccinale. Il mio corpo in tilt.. Anche la mia testa. Mi rivolgo come ultimo tentativo alla asl di riferimento, dopo aver effettuato anche una elettromiografia con esito negativo mi viene dato l esonero per completare il ciclo Vaccinale. Vedo una luce in fondo al tunnel e ri graziero’ sempre quel medico.. L esonero mi tutela almeno da una eventuale multa sul luogo di lavoro anche se il mio corpo ormai è cambiato. Oltre agli spilli improvvisi, formicolii in testa, tremolii sul labbro e agli occhi, fitte, intorpidimento ecc ecc… In alcune mattine non ho la forza di tenere la tazza del latte in mano quando faccio colazione, mi sento le gambe tirare verso giu, fitte alle dita come se mi stessero frustando… E ci convivo. . Ormai il. Danno è fatto… Non so come peggiorerà nel corso del tempo tutto ciò, col passare dell età. Intanto in alcune attività non viene accettato l esonero per mancanza di qr code. Oltre al danno pure la beffa anche se ciò è solo pura ignoranza.
Ringrazio Comitato Ascoltami che è il nostro portavoce.


Piera Lerna

Comitato Ascoltami, [08/03/22 07:49]
Ho 59 anni, da quando ho fatto la seconda dose, 6 mesi fa, sto vivendo un calvario. Problemi cardiaci, neurologici, respiratori. Non ho più potuto lavorare. Ho passato 3 mesi a letto senza avere la forza di fare nulla. Non ho ancora una diagnosi, nonostante centinaia di euro spesi in visite ed esami, per cui non mi danno l’esenzione. Ho fatto due dosi fidandomi dello Stato e dei medici, ora non posso neanche prendere un autobus per andare a fare un esame del sangue, perché non ho più il green pass. Ho vissuto giorni di inferno tra atroci sofferenze. Ora sto recuperando un po’ fisicamente, ma a livello emotivo sono distrutta. Piera Lerma


Corvelva: abbiamo la definitiva conferma che il danno da vaccino viene sistematicamente occultato
Vi siete mai chiesti quanti sono i danneggiati da vaccino in Italia? Noi sì e possiamo dirvi con assoluta certezza che il dato viene sistematicamente occultato. Dopo due anni di peripezie legali, svariati accessi agli atti e un ricorso al Tar, siamo tornati a confermare che lo Stato non ne ha la più pallida idea e lavora per non saperlo.
Se hai un danno da vaccino hai quasi l’assoluta certezza di restare solo e rinnegato dallo Stato, questa è l’Italia.


https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-giovanna-tonelli/

https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-manuela-maria-izzo/

https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-pisani-ernestina/

https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-rossella-guarducci/

https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-daniele-di-tanto/

https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-cinzia-bertolucci/

https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-barbara-paolini/

Il Dr. Carlo Giraldi, medico neurologo ed ex-Primario di Neurologia all’Ospedale di Lucca, ci illustra i risultati di una sua osservazione su circa 200 persone danneggiate dai “vaccini” anti-CoViD-19, introducendo l’importante fattore delle “nuove patologie” e quali esami da fare per riconoscerle.

NOTA: per approfondire l’argomento, consulta l’elenco completo degli studi scientifici (suddivisi per disturbo) Peer Reviewed che puoi trovare leggendo questo articolo .
Questo video fa parte del progetto Voci Avverse , ideato e prodotto da Lucca Consapevole, che raccoglie le testimonianze di coloro che hanno subito danni dalle vaccinazioni anti-CoViD-19.


Chiara

Mi chiamo Chiara, ho 33 anni.
Soffro, fin da bambina, di dermatite atopica e intolleranze/allergie alimentari; a parte questo, ero una persona in salute prima di sottopormi alla vaccinazione. Dal 1° novembre 2021 – prima dose di vaccino Pfizer lotto FG3739 – sono in viaggio: come Ulisse, insieme a molti altri naviganti, sto cercando di tornare a Itaca. Il viaggio è lungo, spesso si incontrano Scilla e Cariddi, a volte Itaca si avvicina e a volte si allontana. Dopo 48 ore dal vaccino inizio ad avere secchezza delle fauci, intorpidimento alle giunture, tosse, mal di testa e bruxismo e dopo 72 ore prurito al petto, fiato corto, sensazione di calore all’ascella sinistra – sembrava di stare sopra i fornelli – e costrizione al braccio sinistro. Dopo 5 giorni, visto che i sintomi si acuiscono e si aggiunge la parestesia della parte sinistra del viso, faccio il primo accesso al pronto soccorso; mi somministrano per via intramuscolo un antistaminico e i sintomi diminuiscono. Dopo una dozzina di giorni riaffiorano manifestazioni che avevo avuto già nel 2019 (afte, tagli in bocca, sanguinamento gengivale, perdita dei capelli, dolore alle giunture, stanchezza e spossatezza generale) e in più una mai provata difficoltà di termoregolazione interna – non riuscivo a scaldarmi in alcun modo – che mi provoca spesso una sensazione di tremore generale.
Nel 2019 mi erano stati riscontrati gli ANA positivi (pattern granulare) e al tempo, vista la sintomatologia, mi era stato detto che sarebbe potuta insorgere una malattia autoimmune e che era necessario tenere monitorata la situazione. Fatto sta che dal 2019, attraverso un percorso alimentare e attività fisica, sono riuscita a mantenere i dolori sotto controllo. Dal 1° novembre 2021, dopo il vaccino, è come se qualcuno avesse “risvegliato il can che dorme”. Nel frattempo, a dicembre 2021 contraggo il Covid, che peggiora la situazione di infiammazione già presente e lo stato di prostrazione del corpo.
Ad oggi permangono parestesie momentanee della parte sinistra del corpo, del collo e del viso. Inoltre, ho frequenti episodi di bruciore intenso e prurito che coinvolgono varie parti del corpo. Presento problemi a livello gastrointestinale e spesso ho anche dolore ai polpacci e avverto come delle piccole scosse elettriche intermittenti sotto le piante dei piedi.
Vivo uno stato di continuo affaticamento e debilitazione che interferisce con la mia attività lavorativa, al punto che ho dovuto rinunciare ad una parte di incarichi professionali. Nonostante abbia già visto tre allergologi, un immunologo, tre neurologi e fatto due accessi in pronto soccorso non ho ancora né una diagnosi, né una cura né l’esonero totale dalle successive dosi. Naturalmente, prima di vaccinami ho fatto presente sia al medico di base che al medico vaccinatore la mia situazione clinica chiedendo, facendo riferimento al principio di precauzione, se fosse il caso di procedere con la vaccinazione. Non
hanno avuto dubbi. Nonostante la situazione, ho bisogno di credere nel potere rigenerativo del corpo. A 33 anni non si può pensare diversamente. Come altri, sto percorrendo varie strade diagnostiche e riabilitative per ridare respiro e energia al mio corpo sofferente. Un’ultima cosa mi fa rabbia e contemporaneamente mi muove a compassione: più passa il tempo, più mi capita di confrontarmi con persone che hanno avuto effetti avversi anche peggiori dei miei; quello che è peggio è che spesso il loro viaggio verso Itaca è completamente in solitudine. Questo è intollerabile, inaccettabile.
Quello che si chiede è di essere ascoltati, di non sentirsi dire “Signora, è solo ansia”; questa frase riecheggia nella maggior parte se non nella totalità delle testimonianze. È indispensabile un principio di umanità, di presa in carico, da parte dei medici e dello Stato.


Marco

Io sono Marco, ho 58 anni e ho sempre goduto di ottima salute. Mai fumato né assunto farmaci. Ho sempre tollerato bene tutti i vaccini, compreso il trivalente iniettatomi sul petto quand’ero militare.
Il 22 settembre 2022, dopo la somministrazione dello Spikevax Moderna, ho invece percepito
immediatamente che qualcosa non andava. Sono uscito dall’hub vaccinale con già i linfonodi al collo ingrossati e poi alla notte ho avvertito un progressivo peggioramento con tachicardia, ronzio e dolore alle orecchie, intorpidimento delle braccia e sensazione come se il corpo stesse “friggendo”. Al mattino, mal di testa, mal di gola, mal di denti, male alla base della lingua, tosse, brividi, vertigini, vista
offuscata, stordimento, spossatezza, dolori muscolari/articolari, etc. etc… Mai stato così male.
Dopo qualche giorno di intenso malessere, ho segnalato la reazione avversa all’AIFA e contattato il mio
medico. I prescritti esami del sangue fanno emergere un valore del D-Dimero abbondantemente oltre
soglia che denota una forte infiammazione in atto. Successivamente all’hub vaccinale, viste le mie
condizioni, decidono con accortezza di esentarmi dalla seconda dose.
Ora a distanza di sei mesi, dopo un accesso al Pronto Soccorso (il primo della mia vita), dopo essermi
sottoposto a molteplici visite specialistiche senza riscontrare alcuna patologia nota, dopo aver assunto
vari integratori per disintossicarmi, il cortisone per sfiammare, la Vitamina B12 per alleviare la
mialgia, la situazione è di poco migliorata, costringendomi a prendere atto d’esser diventato iperteso,
di aver subito un considerevole abbassamento della vista e di dover convivere con dolori muscolari e
articolari sommati ad una stanchezza cronica e ad un fastidiosissimo acufene che non dà tregua e per il
quale non sembra esserci rimedio.
In questo lasso di tempo ho però cercato d’informarmi e capire cosa può essere accaduto al mio fisico
che fino a quel fatidico giorno era in salute. Ebbene, ho appurato che il vaccino mRNA inserisce nel
nostro corpo le istruzioni per costruire la proteina Spike del virus SARS-CoV-2. Esso viene assorbito
dal citoplasma delle nostre cellule che successivamente sintetizzano le proteine Spike. Quest’ultime
stimolano la produzione di anticorpi specifici da parte del nostro sistema immunitario. E fin qua tutto
bene. A volte però succede che la risposta immunitaria si dimostra talmente violenta da neutralizzare
sì le proteine Spike ma anche le cellule che le producono, con conseguente danno a tutti gli organi del
nostro corpo. Una sorta di reazione autoimmune. Nel mio caso specifico, verificato che la proteina
Spike è in grado di legarsi all’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2), un enzima coinvolto
nella regolazione della pressione sanguigna, il mio sistema immunitario, aggredendo la Spike, ha
aggredito anche il recettore ACE2, inibendo la sua funzione regolatoria e facendo schizzare verso l’alto
la pressione arteriosa. Un danno che mi costringe ora ad assumere due volte al giorno un farmaco
antipertensivo. Un danno irreversibile. Un danno che nessuno mai mi potrà riparare nè ripagare.


Simona

Ciao sono Simona, ho 45 anni e sono di Padova.Il 3 di agosto verso mezzogiorno ho fatto la prima dose e l’ultima del vaccino Pfizer e verso sera ho cominciato ad avere crampi ai piedi per tutta la notte e alla mattina dopo linfonodi ascellare gonfi per 3 giorni. Passati questi ho cominciato ad avere gonfiori, forti dolori e bruciori ai polsi braccia e gambe e le vene dei polsi gonfi. Sono stata in pronto soccorso ben 2 volte perché non riuscivo più a camminare e mi sono state diagnosticate algie urenti arti superiori, parestesie e disestesie arti superiori, algie diffuse e sospetta fibromialgia. Poi ho fatto visita dermatologica con esito di edema alle gambe con livedo rettangolare, 2 visite in reumatologia con 2 dottoresse diverse .La prima mi ha diagnosticata artromialgia in verosimile sindrome post vaccino con controllo della PCR ogni mese fino a normalizzazione e con cura di cortisone per 2 mesi e mezzo, la seconda reumatologa mi ha diagnosticato artrite tenosinovita con richiesta di RM ai polsi. Fatto anche RM e altri esami del sangue sono stata scartata con la diagnosi di quadro algico attuale compatibile con fibromialgia dicendomi che a provocare questo è la stanchezza e non è una malattia grave o degenerativa e che posso proseguire con la vaccinazione .Però io non sto affatto bene perché i dolori e i bruciori non sono imaginari sono veri e li ho tutti i santi giorni .Io prima di fare il vaccino stavo benissimo e non ho mai avuto problemi con le braccia e i polsi e guarda caso dopo il vaccino ero stanca (ero gia in ferie e ero rilassata e non stanca )e mi e venuta la Fibromialgia. Ho fatto la cura di cortisone per 2 mesi e mezzo e poi per ancora 1 mese e mezzo ( prescritta dalla mia dottoressa di base rifiutandosi di visitarmi.)Non sono stata creduta dai medici e mi è stato detto da uno specialista in angiologia che dovevo stare zitta e tenermi i dolori e fare la seconda dose e se sto male il vaccino ha fatto effetto perché anche lui e stato male per 3 giorni con la febbre 40 .Beh.. avrei voluto anche io avere solo 3 giorni di febre invece di dolori e bruciore dappertutto da mesi…Poi un’altro dottore, il sostituito della mia dottoressa mi ha preso in giro dicendomi che se dovevo andare a fare degli esami e mi avesse fermata la polizia e mi avessero dato la multa l’ avrebbe pagata lui e poi si è si e rifiutato di darmi un’ esenzione per il vaccino perché io ero in cura e con la condizione clinica in atto, dicendomi che lui ha scelto di non dare a nessuno l’esenzione essendo anche responsabile dell ‘ambulatorio e di andare dallo psichiatra se avevo paura di fare il vaccino. Io non ho paura di fare un altro vaccino , non voglio fare un altro vaccino perché io stavo benissimo prima di fare sto maledetto vaccino .Io sono stata danneggiata dal vaccino e i dottori ti prendono in giro invece di curarti. Io non sono un numero con efetti avversi dal vaccino sono una persona, un essere umano con efetti collaterali e tutt’ora, dopo 7 mesi non sto bene e non voglio rischiare la mia salute, quella che mi e rimasta , per un altro vaccino, non lo farò mai .Se oggi vi scrivo la mia storia è grazie al Comitato Ascoltami che mi ha accolta. Voglio ringraziare loro e i compagni di dolori che sono nel gruppo perché ogni giorno ci teniamo compagnia e ci tiriamo su con un consiglio o qualche parola confortante, o qualche battuta che ci fa ridere cosi per un momento magari ci si dimentica dei dolori. Grazie Amici miei. Grazie alla nostra GRANDE FAMIGLIA DEL COMITATO ASCOLTAMI.


Comitato Ascoltami, [15/03/22 11:07]

Nel raccontare la mia storia non so se dare più peso allo stravolgimento fisico, a quello psichico, alla profonda solitudine che io, e molte/i come me si sono trovati a vivere, o al senso di spaesamento e disperazione nei confronti di quello che sarà la nostra vita nello stato di fragilità in cui siamo finiti e senza alcuna tutela da parte del sistema sanitario e più in generale dello Stato.
Sono Chiara, ho 41 anni e prima di tracollare a causa del vaccino ero già alle prese da 3 anni con una sospetta fibromialgia, una tendenza del corpo ad infiammarsi e a stancarsi più del normale, che avevo imparato a gestire con fatica. Ho tutti i vaccini raccomandati, anche quelli per le zone sottosviluppate, perchè am(av)o viaggiare all’avventura e in solitaria. Effettuo la prima dose Pfizer il 29 maggio 2021 senza nemmeno pensarci e dopo qualche giorno parto per la Grecia. Non mi sento troppo bene, ho una forte sensazione di calore addosso, brividi di freddo, problemi gastrointestinali e un peso sul fegato. Inizio a pensare che la mia fibromialgia sia peggiorata, ma non penso al vaccino. Nonostante il malessere, il 3 luglio faccio la seconda dose avvisando il medico vaccinatore della mia condizione: mi si dice che posso vaccinarmi, ma è meglio se prendo subito una Tachipirina. Così faccio e vado a casa. Da quella sera e per i 4 mesi successivi iniziano a presentarsi una serie di sintomi che mi fanno pensare che il mio sistema nervoso e neurovegetativo sia andato completamente sotto shock. I sintomi vanno e vengono senza una apparente causa scatenante, non sono più padrona del mio corpo e della mia mente, divento sempre più debole e progressivamente perdo peso e a tratti lucidità. I sintomi sono questi: la stessa sera entro in uno stato confusionale, ho una forte pressione in testa e mi sento senza forze, non riesco nemmeno a camminare. Ho parestesie diffuse e tremori sul viso. Mi si seccano le mucose degli occhi, del naso e della bocca al punto che mi sveglio la notte per il bisogno di idratarmi con colliri e per bere, ma non funziona, anzi mi sento come avvelenata, intossicata. Mi vengono ulcere in bocca e sulla lingua, che si gonfia. Torna la sensazione di calore, ma più forte e risale dall’esofago e ho una fortissima nevralgia sopra gli occhi. Mi sveglio una mattina, dopo circa 7 giorni, con l’occhio sempre sinistro gonfio e con un versamento nella palpebra inferiore. Praticamente mi viene un occhio nero e inizio a vedere male e sfocato. Inizio a non dormire più di due o tre ore a notte, mi sveglio con dispnea, nevralgia, secchezza e un senso di malessere e agitazione mai provato prima. Ho sintomi gastrointestinali, colite e nausea. Non riesco più a mangiare. Resto quasi insonne per 3 mesi. Dopo circa 20 gg iniziano i bruciori e i formicolii in testa. Sono talmente forti che devo mettere dei panni con acqua fredda in testa e sul viso per avere un po’ di sollievo. Non riesco a parlare, come se mancasse il collegamento tra i miei pensieri ed il linguaggio. Ho il collo e la mandibola bloccati. Si aggiunge una sorta di sfasamento della termoregolazione, mi vengono delle chiazze sul corpo e delle bolle pruriginose sparse. Il prurito si estende al resto del corpo delle bolle pruriginose sparse. Il prurito si estende al resto del corpo. Brucia tutto: la gola, la pelle, sulla nuca, negli occhi, la testa, i piedi. La dispnea è più forte di ogni mio tentativo di respirare, ho come il diaframma bloccato e una sensazione di nausea mai provata. A cui si aggiungono battiti irregolari, tonfi al cuore, affanno. Se provo a fare movimento mi gira la testa e sento formicolii ovunque. Mi sembra che potrei svenire da un momento all’altro. Divento un fantasma. In questo lasso di tempo ho chiamato due volte l’ambulanza e sono stata 3 volte al pronto soccorso e sono sempre stata trattata come una malata immaginaria, una CON L’ANSIA che intasa gli ospedali in tempi di pandemia e io, mortificata, me ne sono sempre tornata a casa educatamente senza insistere ma senza cure e senza diagnosi. Intorno a me molti pensano che abbia attacchi di panico e depressione. La mia famiglia é stremata. I miei amici non capiscono c’è chi mi dice di vaccinarmi, di “provare” con un altro vaccino. C’è anche chi prova a starmi vicino, per fortuna. Io sono stravolta e confusa, e HO PAURA. Questa versione di me mi imbarazza, mi annichilisce e mi isola dalla vita e dal lavoro con le relative ripercussioni anche professionali. Mi sembra di impazzire e inizio a convincermi che dipende da me o forse dalla fibromialgia. Accetto di provare vari farmaci (ansiolitici, antivirali, antistaminici…) i cui effetti collaterali peggiorano il mio stato già provato. Effettuo un milione di accertamenti e visite specialistiche, colleziono tante ipotesi sbagliate, ogni volta raccolgo le tutte le poche forze che ho per spiegare cosa mi sta succedendo, pesando le parole per non essere fraintesa, ma ovviamente nessuno parla di correlazione col vaccino, nonostante ciò faccio autonomamente la segnalazione all’AIFA. Tutti valori dei miei esami sono negativi tranne la PCR e gli ANA debolmente positivi. Ma io sto malissimo e ad un certo punto insisto per effettuare una eco addominale e scopro di avere una quantità altissima di formazioni iperecogene nel fegato (noduli) dapprima solo sul lobo destro, poi magicamente compaiono anche sul lobo sinistro. A questo seguono altre ecografie, una gastroscopia, due risonanze, una tac, una pet e una biopsia epatica e nessuno riesce a capire di cosa si tratti o a compararne forma e struttura con qualcosa di conosciuto, si sa solo che prima del vaccino non c’erano perché ho un referto precedente, ma nonostante questo nessuno azzarda la correlazione. Attualmente faccio una terapia quotidiana con un farmaco per le neuropatie periferiche, grazie al quale sto meglio, oltre a moltissimi integratori nella speranza di disintossicarmi da tutti i farmaci provati, i contrasti fatti e le anestesie. Alcuni sintomi permangono, altri sono scemati. Sul mio fegato nessuno si è espresso e sono in attesa in un nuovo parere dall’ennesimo ospedale interpellato. Nel frattempo è uscito uno studio di una università svedese che parla di genotossicità del vaccino Pfizer sul fegato umano e io non so a chi chiedere aiuto e cosa mi aspetta. In tutto questo strazio ringrazio me stessa per aver sempre ascoltato il mio corpo e il mio buon senso, anche nel buio della disperazione. Ringrazio la mia famiglia che non mi ha mai mollata. E ringrazio il Comitato Ascoltami grazie al quale ho potuto confrontarmi con altri danneggiati e capire che non stavo impazzendo. Il che è stato DETERMINANTE per non cadere nello sconforto e per andare avanti unendo le forze e alla ricerca di una soluzione.
Grazie per l’ascolto, Chiara.


alla data odierna, 8 maggio, nel gruppo telegram Comitato Ascoltami risultano altre 77 testimonianze


Dal sito Umanità e Ragione

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