alti costi di gestione e bassi incassi… se riapriamo rischiamo di fallire
Matteo Ceragioli, titolare del ristorante Caffetteria Dantesca in piazza Dante a Pisa, racconta lo stato delle cose relativamente alla sua attività travolta dalla crisi sanitaria che ha catalizzato tragicamente quella economica
intervista a cura di Seminare domande
ciao Francesco anche per quest’intervista che oltre a riportare fedelmente la situazione “spicciola” di quello che attende noi mortali (pure in ricerca affannata di comunicazioni certe dalle amministrazioni locali) mi dà stimolo a cercare chiarezza e conforto nelle normative rese pubbliche nelle grandi città.
Lo sbandamento è totale tra i commercianti dei piccoli/medi Comuni. E questo mio, vorrei fosse un piccolo intervento per focalizzarne meglio quello che si vive nelle piccole comunità italiane. Il mio, di migliaia di abitanti in provincia di Rieti, è circondato da tanti paesi molto più piccoli. Da noi è’ impossibile ottenere informazioni certe pure sull’operatività che riguardano le prossime aperture commerciali.
.Dal 2012 circa, inesorabilmente c’è stato lo strangolamento delle piccole attività commerciali (ristorazione,artigianato, ecc.a conduzione familiare) per dar spazio a
attivià con capitali ben più sostanziosi ed effimeri (negozi di abbigliamento per
cerimonie o caffè gourmet a taglio sociale nell’ Area UMANI Honduras S.A. de C.V. senza contare che ancor prima nel tempo abbiamo visto drasticamente cancellati beni pubblici primari acqua,,controllo del territorio – ex agricolo, e montano – siamo a livello 2 di sismicità), museo con lavori si ristrutturazione sospesi dasvariati anni, scuole insufficienti, mutui (pari a 2.400.000 euro) accesi ,DA POCHI ANNI,sulle spalle dei cittadini per 24 anni per passeggiata centrale e penalità di ingiunzione, OGGI, su edilizia popolare del 1986,su terreno comunale), cave che possono continuare il loro lavoro in maniera legale se aggiungono ulteriori particelle di terreno acquistato e se progettano (con ulteriore cavatura) un miglior riattamento del territorio. Ecc.ecc.
Da 30 anni almeno è mancata la memoria storica e la dignità civica. che si coniuga con partecipazione attiva, condivisione del sapere che abbraccia la coscienza consapevole.
Ricchezze queste che confido possano essere vivificate dal dannato Coronavirus: utimo treno per gran parte di noi, umani mortali.
Grazie Giuseppina per la tua testimonianza dalla provincia di Rieti. Un caro saluto
ciao Francesco, sono sempre Giuseppina di Poggio Mirteto (RI).
nel commento che ti ho inviato, ho tolto per ragioni ovvie la mia provenienza.
Era solo una testimonianza per il tuo lavoro e per informarti di tanto in tanto
sulla situazione del territorio.
L’intervista del titolare bar-ristorante di Pisa sta facendo il giro in Sabina,
di fuori del mio intervento informativo E ne sono davvero felice.
Ho molti amici qui proprietari di piccole attività a conduzione familiare o semi.
Stanno riflettendo se davvero riaprire o meno perchè non esiste nessuna
prospettiva di sostegno amministrativa.
Altro argomento cruciale è quello del G5; esistono piccoli gruppi di dissenso, ma
non riusciamo a concretizzare un’azione pur minima. Esiste troppo sgomento e
difficoltà per metterci la faccia sulle cose, anche le più basilari. Ecco perchè i
tuoi articoli tutti infondono coraggio e conoscenza consapevole.
Nei prossimi giorni voglio contattare l’Isolotto per
conoscere come si stiano muovendo. Sono in contatto anche con
Legambiente Val di Lemme che mi sembrano molto attivi sul territorio e dalla
quale spero avere notizie su argomenti che sto curando.
Grazie e buon lavoro.
Dimmi se questo è il sistema migliore per te per farti avere notizie. Devo dire che non è un
commento da pubblicare?.
Temo che stiamo entrando in un tempo di transizione dagli esiti assai poco prevedibili… Dove approderemo dipenderà dalle scelte che faremo
a tutti i livelli – locale, regionale – nazionale… Sul piano nazionale la salvezza starebbe nel piano di salvezza nazionale (www.pianodisalvezzanazionale.it)
A livello locale è necessario organizzare strutturalmente la solidarietà. Un abbraccio
Va bene anche qui…