Con la legge di bilancio 2021 il Baratto Finanziario 4.0 diventa moneta di scambio per le imprese

Con la legge di bilancio 2021 il Baratto Finanziario 4.0 diventa moneta di scambio per le imprese

Dicembre 22, 2020 0 Di Francesco Cappello

Oggi una bellissima notizia. Con la Legge di Bilancio 2021 – 22 Dicembre 2020 Ore 06:00 il Baratto finanziario e la fattura elettronica diventano moneta di scambio per le imprese. Ce ne dà notizia Francesco Zuech – Responsabile del coordinamento fiscale Confimi Industria.
(Vedi https://www.ipsoa.it/documents/fisco/iva/quotidiano/2020/12/22/baratto-finanziario-fattura-elettronica-diventano-moneta-scambio-imprese)

Riporto qui una mia breve presentazione comparsa su Economie parallele e su sovranitapopolare.org
Il Baratto finanziario 4.0 Un ipotesi di supporto alle imprese valorizzante la fatturazione elettronica
Ciascun attore economico (imprese, professionisti) agisce sulla scena economica alternativamente nella vesta di produttore/venditore così come in quella di cliente/acquirente quando compra forniture necessarie alla implementazione della sua attività produttiva. I crediti verso i clienti (attività con segno positivo) potrebbero essere usati per pagare i debiti verso i fornitori (passività con segno negativo). Questa compensazione di crediti con debiti, se condotta in modo multilaterale, potrebbe portare ad una velocizzazione della circolazione dei crediti (resi liquidi, ossia immediatamente spendibili) con immediato abbattimento dei debiti delle aziende e una riduzione conseguente del ricorso al credito bancario insieme ad una riduzione drastica della richiesta di servizi di bonifico tra imprese. Ogni azienda ha, infatti, un suo mondo relazionale fatto delle altre aziende da cui compra forniture e di quelle a cui vende la propria produzione. Accade spessissimo che il titolare di un’azienda X pur vantando un credito, immaginiamo di 100 verso l’azienda A, a cui ha venduto i suoi prodotti, non riesca a saldare il suo debito, immaginiamo di 80, che ha contratto con l’azienda B, da cui ha ricevuto delle forniture… e questo perché a sua volta A sta aspettando che gli siano remunerati certi servizi che ha già reso a suoi clienti… si moltiplichi ora per la consueta numerosità con cui casi analoghi si presentano nella realtà per avere un’idea di come il fenomeno rallenti il processo economico. Oggi la crisi sta esasperando e amplificando questi processi rallentando gli scambi fin quasi alla paralisi. Mancata fatturazione a fronte di situazioni debitorie pregresse delle imprese, sommate alla diminuzione dei consumi a causa della mancanza di fiducia nel futuro da parte dei consumatori stanno determinando una situazione assai difficile per non dire tragica. Un esempio sta nel rischio crescente che corrono le imprese di ricorrere all’usura, con relativo pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata anche là dove il fenomeno era pochissimo diffuso. “Baratto Finanziario 4.0” è la proposta promossa dalla Confederazione dell’industria manifatturiera italiana (Confimi) e dall’Associazione Nazionale dei commercialisti (ANC), che si sono unite per promuovere un sistema complementare a quello bancario basato sulla compensazione multilaterale, su base volontaria, di crediti e debiti delle imprese (crediti e debiti commerciali – ex art. 1252 cc).
L’idea è che il baratto possa rivivere in chiave finanziaria attraverso lo strumento della fatturazione elettronica introdotta in Italia dal 2019. Si tratta di un modello economico in gran parte alternativo a quello bancario con il quale è comunque possibile una virtuosa collaborazione. Una risposta potente alla crisi di liquidità che minaccia l’economia reale.La proposta valorizza il vantaggio competitivo italiano che vantiamo rispetto ad altri paesi dal momento in cui abbiamo introdotto un sistema pubblico di fatturazione elettronica obbligatorio e monitorato real time dall’Agenzia delle Entrate con il suo Sistema di Interscambio (SdI/AdE). Esso potrebbe permettere agli operatori nazionali che adottano la fatturazione elettronica di ridurre in modo assai importante quei problemi di liquidità in corso di ulteriore aggravamento in seguito dell’emergenza da Covid-19.Il baratto finanziario di crediti e debiti commerciali potrebbe essere facilmente proiettato a livello nazionale coinvolgendo Agenzia delle Entrate e Sogei che attraverso il sistema di interscambio, processano oltre 2 miliardi di fatture elettroniche l’anno, di cui il 55% nel B2B (tra imprese). La proposta di baratto finanziario è stata già portata all’attenzione dei lavori parlamentari al decreto liquidità e del decreto rilancio.Essa è comprensiva della richiesta di un’estensione di rimborso immediato dei crediti Iva che normalmente vengono accumulati da chi esporta nonché a tutti i versamenti eseguibili dal contribuente attraverso il modello F-24 al fine ultimo di evitare quei fallimenti causati da crediti non riscossi, vantati anche verso le pubbliche amministrazioni.
Il baratto può rivivere oggi in chiave finanziaria attraverso lo strumento della fatturazione elettronica; una moneta di scambio, rivisitata in chiave tecnologica, in grado di far circolare velocemente merci e servizi fra imprese in crisi di liquidità e non solo tra queste. Nulla che richieda l’emissione di nuova moneta né legale né virtuale e che possa, perciò, destare la preoccupazione delle autorità monetarie. La moneta viene ridotta alla sua essenza di unità di conto, non cumulabile.

e un’intervista ai protagonisti della proposta