LA TEORIA DEL TUTTO DEL GOVERNO

Dicembre 30, 2018 0 Di Francesco Cappello

A chi fosse sfuggito sappiate che questa riforma prevede che il Governo con L’ISTITUTO DI DATA CERTA potrà dire al parlamento di lasciar perdere qualsiasi discussione in corso e dare precedenza assoluta all’esame delle sue leggi! il Parlamento si dovrà piegare alla calendarizzazione imposta dal governo. Non potrà più decidere di cosa occuparsi nei tempi che vorrà! Avrà un ordine del giorno dettato dalle esigenze del governo alla faccia degli equilibri dei poteri dello Stato e della fondamentale ripartizione delle funzioni legislativa, esecutiva, giudiziaria. Ingenuo pensare che il parlamento possa respingere le leggi che gli imporrà il governo poiché la fiducia ormai la darebbe solo la camera in cui non potrà che esserci la stessa maggioranza che ha dato vita al governo. Al governo basterà perciò imporre la fiducia sicuro di ottenerla… Si farà così padrone dell’attività legislativa.
Assisteremo a un capovolgimento. Il governo, l’organo esecutivo per eccellenza, disporrà a piacimento del Parlamento ad esso asservito, nel compito di eseguire i comandamenti legislativi che vorrà imporgli, consistenti nell’obbligo di esaminare, per immancabilmente approvare, le leggi che desidera vedere attivate. Il Parlamento dovrà sapere che prima che alle proprie leggi la precedenza sarà data a quelle governative!

Ai poteri del governo, di fare decreti legge, di proporre maxi emendamenti, di porre e abusare della questione di fiducia si aggiunge anche quello di dirigere secondo i propri bisogni l’attività legislativa del Parlamento ma non è finita qui perché gestirà anche un enorme potere nei confronti delle regioni rimettendo in discussione la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni faticosamente raggiunto a suon di sentenze dalla Corte Costituzionale. Sarà inevitabile riaprire il conflitto di competenze ma alla fine prevarrà nel contenzioso sempre il governo, attraverso LA CLAUSOLA DI INTERESSE NAZIONALE PREVALENTE, (le materie su cui potrà essere posta non è affatto definita!) con la quale anche in caso di competenza affidata alla regione la Costituzione viene messa da parte (derogata) e fatta prevalere la competenza dello Stato! Cosa significa in termini pratici? Significa che si sta tornando verso una centralizzazione da stato sabaudo che toglie ai territori la possibilità di opporsi a scelte che riguardano ambiente, salute ecc. su scala regionale, locale.. Per essere più espliciti se il governo, per fare degli esempi, decidesse di istallare, un centro di trattamento delle scorie radioattive, grandi opere, una centrale nucleare, un inceneritore in una qualsiasi regione italiana malgrado l’eventuale rifiuto della popolazione regionale e dei suoi rappresentanti politici, prevarrà il superiore interesse nazionale. Il governo deciderà che c’è l’interesse statale prevalente e il parlamento dovrà eseguire facendo la legge statale relativa. Un completo ribaltamento di funzioni e un dominio dell’azione politica concentrata tutta nel governo!!! Le regioni non potranno nemmeno difendersi in Senato. Su queste competenze il Senato avrà solo un parere consultivo!
Davvero vogliamo dare carta bianca a un esecutivo (che è un organo di parte che con il premio di maggioranza potrà essere formato anche con meno del 20% dei voti degli italiani) per 5 anni, senza nessun contropotere istituzionale e poi pensare di fermarlo dopo 5 anni con un votino alle successive elezioni politiche dopo che avrà potuto fare un sacco di danni potenzialmente irreversibili e inferto sofferenze a destra e a manca! Davvero pensiamo che si possa ridurre la democrazia al momento del voto alle politiche che magicamente aggiusterebbe il tiro? Davvero ci piace?
a noi NO! #NoiVotiamoNo #IoVotoNo